Maurensig e Righetto vincono il Premio Cortina
Il presidente Slepoj: «Sono due romanzi ricchi di profondità»
Èla Teoria delle ombre, romanzo di Paolo Maurensig (Adelphi) il libro vincitore del Premio Cortina d’Ampezzo. Il Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo è andato a Apri gli occhi di Matteo Righetto (Tea), caso letterario della stagione. Ecco i due vincitori assoluti del riconoscimento letterario, premiati ieri pomeriggio a Cortina all’hotel Eden, nella cerimonia condotta da Angela Pederiva, giornalista del Corriere del Veneto. Presidente del premio la psicologa e psicoterapeuta Vera Slepoj, che ha sottolineato: «Questo premio ha visto aumentare anno dopo anno la qualità delle opere. Negli autori e nei loro testi, c’è una profondità che corrisponde alla profondità della vita».
Presidenti delle giurie che hanno giudicato gli scrittori, Gian Arturo Ferrari e Arrigo Petacco con Marina Valensise. I finalisti del premio, nella sezione narrativa italiana, erano Luciano Canfora, autore di Tucidide (Laterza) e Diego De Silva, autore di Terapia di coppia per amanti (Einaudi). Per il Premio della Montagna, Antonio G. Bortoluzzi Paesi alti (Biblioteca dell’Immagine) e Wally Dall’Asta, L’amaro sapore del mallo (Tabula Fati).
Dalla motivazione per la vittoria di Maurensig: «Romanzo sfuggente, tra inquietudine e angoscia, incrocia due linee narrative convergenti ».
Dalla motivazione per la vittoria di Righetto: «Apri gli occhi non è solo il titolo del romanzo, ma l’esortazione che anima i personaggi di questo dramma familiare in forma di atto unico, dove la montagna è molto più che lo sfondo, diventa un personaggio del dramma stesso e finisce per incarnare il ruolo del demiurgo».
Due giurie di eccellenza hanno lavorato nella splendida cornice del Cortina Golf Club House e del Faloria Mountain Spa Resort di Cortina, per consegnare il risultato. Responsabile del Premio Cortina è Francesco Chiamulera.
Oggi, ore 12, alle pendici delle Cinque Torri di Cortina, due pini cembri verranno piantati in onore dei libri vincitori, con una targa che ricorderà titolo e autore dell’opera. Il pino cembro è un albero secolare, simbolo della Natura cortinese e al tempo stesso della persistenza della memoria.