Centrodestra compatto sul «No» al referendum Forza Italia e Battiti tornano a dialogare
(l.a.) La «destra del No» al referendum è scesa in campo ieri al gran completo, mostrando anche…fisicamente quale sarà probabilmente il suo schieramento alle prossime elezioni comunali. C’erano tutti: la Lega Nord (Paolo Paternoster e Paolo Tosato) e la Lista Zaia (Alberto Zelger e Stefano Valdegamberi), l’Officina di Paolo Danieli e i seguaci di Fitto, gli ex Area Popolare (Stefano Marzotto) con gli indipendentisti veneti di Fabrizio Comencini e il Partito della Famiglia nato dal movimento del Family day. E c’erano anche sia Battiti che Forza Italia, protagonisti di un «intenso» colloquio, a margine dell’incontro, tra Federico Sboarina e Massimo Giorgetti, che qualcosa di rilievo si saranno sicuramente detti, dopo tutti i sussurri e le grida circolate per settimane sui rapporti tesi tra i due gruppi e sul presunto riavvicinamento dei Giorgetti a Tosi. Dialogo importante, del cui contenuto non è dato sapere, ma se sia stato il via a qualcosa di più concreto lo scopriremo nelle prossime settimane.
Sicuramente rilevante, in ogni caso, la…messa in fila di quei nove simboli politici, che potrebbero essere gli stessi che ritroveremo sulla scheda elettorale della prossima primavera a sostegno di un comune candidato sindaco. In sala, ieri, di possibili candidati ce n’erano due, Paolo Tosato e lo stesso Sboarina, ma sono in arrivo (quasi certamente entro questo fine settimana) i risultati del sondaggio commissionato dal Carroccio per testare il gradimento per i due nomi citati ma anche per quelli di Alberto Giorgetti (che rimane ufficialmente il candidato di Forza Italia) e di Stefano Casali (capogruppo tosiano in Regione ma considerato «in freddo» col sindaco e molto vicino al Movimento del Family Day).
Occasione dell’incontro di ieri era la presentazione di un convegno per il No referendario, domani sera alle 20.45 alla Gran Guardia, che avrà come relatore il professor Luca Antonini, docente all’Università di Padova, che spiegherà le argomentazioni a favore del No alla riforma costituzionale proposta dal governo che, secondo i 9 movimenti politici, diminuisce l’autonomia delle regioni, è stata approvata da un Parlamento delegittimato, crea un’oligarchia al posto della democrazia e riduce la sovranità nazionale subordinando l’Italia alla Ue e ad interessi stranieri.
Ex nemici Fitto colloquio tra Sboarina e Giorgetti
La Lega
A fine settimana l’esito del sondaggio per le comunali