Controlli incrociati sui furbetti del B&B: scoperte quattro strutture non in regola con la tassa di soggiorno
VERONA Continua il lavoro della Polizia Municipale per scoprire i «furbetti del bed and breakfast», ovvero i (molti) titolari di strutture extra alberghiere (che possono appunto essere dei b&b ma anche affittacamere, locazioni turistiche e case vacanze) senza mettersi in regola con il fisco. Stavolta a cadere nella rete sono state quattro strutture che lavorano irregolarmente in pieno centro storico. La Municipale ha eseguito gli accertamenti incrociando le cifre che risultavano dalle banche dati comunali (per esempio sul versamento della tassa rifiuti) e da quella del Comando dei vigili. Risultato: rispetto agli oltre 500 ospiti registrati nel periodo sotto esame, la tassa di soggiorno era stata regolarmente versata solo per 40 clienti, tutti e 40 da un’unica struttura (le altre 3 avevano denunciato zero presenze), che peraltro aveva dichiarato un versamento della tassa di soggiorno per 241 ospiti. Fino ad ora sono state 17 le realtà ricettive segnalate all’ufficio Tributi perché non in regola, in tutto o in parte, con l’imposta di soggiorno che comunque esse riscuotono dai clienti. Le verifiche del nucleo antievasione sono tuttora in corso. Da poco meno di un mese, poi, è attiva sul sito della Polizia municipale la sezione che consente di inviare segnalazioni sulle strutture extra-alberghiere con sospette irregolarità. Anche grazie all’aiuto delle guide turistiche, le pagine sono state tradotte in inglese, tedesco e francese e l’invito a segnalare ogni situazione sospetta è stato rivolto anche a residenti, taxisti e operatori locali. «Si tratta del primo caso in Italia – aveva sottolineato il comandante della Municipale Luigi Altamura– di un sistema che permette controlli più efficaci a tutela della sicurezza, della legalità e della concorrenza e per il quale viene utilizzata anche la verifica incrociata delle banche dati relative a imposta di soggiorno e Tari».