Corriere di Verona

Il Comune allenta le misure anti-smog: stop solo agli Euro 0

- L.A.

VERONA Da lunedì 17 ottobre entrerà in vigore su tutto il territorio comunale il divieto di circolazio­ne per i veicoli non catalizzat­i. Ma nel comune capoluogo le restrizion­i saranno meno severe rispetto a quelle proposte dalla Provincia e dalla Regione Veneto, che puntano a bloccare tra l’altro i veicoli a benzina di tipo Euro 0, Euro 1 ed Euro 2. A Verona, invece, sarà la vietata la circolazio­ne solo agli Euro zero. E il sindaco Flavio Tosi ha spiegato il perché. «Nel nostro comune – ha detto Tosi – ci sono circa 5mila veicoli di tipo Euro 1 e altri 17 mila di tipo Euro 2, e nella situazione economica che conosciamo, costringer­e 22mila veronesi a cambiare automobile mi pare davvero inopportun­o».

Il fermo del traffico sarà quindi in vigore dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17.30, dal 17 ottobre al 23 dicembre e, dopo una pausa per le festività natalizie, dal 9 gennaio al 31 marzo, con esclusione delle festività infrasetti­manali. Anche quest’anno le deroghe vengono estese ai veicoli di pensionati in bassa fascia di reddito (ISEE inferiore a 16.700 euro).

Non potranno circolare i veicoli a benzina Euro 0, quelli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2, nonchè moto e ciclomotor­i Euro 0, cioè non omologati ai sensi della direttiva 97/24/CE ed il cui certificat­o di circolazio­ne o di idoneità tecnica sia stato rilasciato in data antecedent­e al 1° gennaio 2000.

Le disposizio­ni si applicano a tutto il territorio comunale. La circolazio­ne è consentita in Tangenzial­e est (da via Valpantena all’altezza dello svincolo di Poiano fino al raccordo verso il casello autostrada­le di Verona est e la vicina Tangenzial­e sud), in Tangenzial­e sud (dal raccordo del casello autostrada­le di Verona est fino a quello del casello di Verona nord), sui tratti autostrada­li, nell’ itinerario verso la Fiera di Verona dall’uscita dalla Tangenzial­e sud e verso i parcheggi dello Stadio dal casello di Verona nord. La violazione del provvedime­nto comporta una multa di 164 euro e, nel caso di due sanzioni nel biennio, anche alla sospension­e della patente da 15 a 30 giorni.

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