Polizia, l’allarme del Siulp sui profughi «Solo la questura se ne occupa: così non va»
Negli ultimi mesi quelli estivi, quelli più impegnativi - il ritmo è stato di duecento persone ogni trenta giorni. Contando tutto il 2015 la media si abbassa a 130 profughi «fotosegnalati» e inseriti nella procedura amministrativa per i richiedenti asilo. Un carico di lavoro che impiega dagli otto ai dieci agenti ogni giorno negli uffici di Lungadige Galtarossa. È quanto segnala il Siulp, il sindacato unitario lavoratori di polizia di Verona. Insomma, per molti poliziotti i profughi sono un «lavoro a tempo pieno». «Non siamo interessati alle polemiche politiche - spiega il segretario provinciale Davide Battisti - ma occorre far presente che tutte queste operazioni ricadono solo sulla questura. Noi chiediamo da tempo, e l’abbiamo ribadito anche ieri al capo della Polizia Franco Gabrielli che ci sia una maggiore collaborazione tra le Forze dell’ordine. Aiuterebbe, inoltre un hub a livello regionale, da realizzare a Venezia». In particolare, prosegue il Siulp, tale routine quotidiana rallenterebbe il lavoro non solo degli uffici immigrazione ma anche della Polizia Scientifica e di chi si occupa della vigilanza generica. Il prefetto Gabrielli ha visitato la questura scaligera lunedì pomeriggio, tenendo anche un incontro informale con gli agenti. Ma quanto avrebbe detto ha causato qualche mal di pancia tra le sigle sindacali. «Non solo il capo della polizia non ha assolutamente affrontato il problema dei profughi, ma non ha perso l’occasione di attaccare i sindacati - riferisce Battisti - pur alla conoscenza del fatto che negli ultimi tempi la polizia di Stato ha avuto tagli pari al 20% dell’organico, ha detto che per risolvere il problema della mancanza di nuove leve è sufficiente “lavorare di più e meglio”. Un’uscita infelice da parte del vertice della nostra istituzione».
Il fronte profughi continua a essere «caldo» anche per quanto riguarda le voci di nuovi arrivi in diverse zone della provincia. La Lega Nord, per bocca del senatore Paolo Tosato, conferma la manifestazione prevista venerdì ad Avesa, organizzata contro il presunto stanziamento di richiedenti asilo alle ex scuole Braida. Eppure, lunedì, il prefetto Salvatore Mulas aveva escluso che al momento tale ipotesi abbia fondamento. «Allo stato attuale, secondo la Prefettura, non ci sono proposte ufficiali - fa sapere Tosato - ma la situazione rimane incerta: nei prossimi mesi potrebbe esservi la necessità di promuovere nuovi bandi per individuare altre strutture e posti letto. Vista l’incertezza della situazione e le voci preoccupate di molti residenti abbiamo deciso di confermare la manifestazione presso i giardini di piazza Avesa, con inizio alle 18».