Bellini torna a Vicenza Doppia celebrazione a Palazzo Chiericati
Mancava da 400 anni, ora (temporaneamente) torna in quella che in origine doveva essere la sua «casa»: Vicenza. Chi l’ha voluto qui, Intesa San Paolo, l’ha chiamato «l’ospite illustre» e l’ha collocato a poche centinaia di metri dal duomo (dove era stato posizionato intorno al 1479), ovvero in una delle Gallerie d’Italia della banca, Palazzo Leoni Montanari. E’ qui che resterà fino al prossimo 11 dicembre «La Trasfigurazione» di Giovanni Bellini, il dipinto ad olio che evidenzia le qualità e l’uso del colore del pittore veneziano. «L’iniziativa “l’ospite illustre” vuole portare nelle sedi museali di Intesa San Paolo – spiega il responsabile delle attività culturali dell’istituto di credito, Michele Coppola – un’opera di rilievo legata ad una città». In contemporanea, a 500 anni dalla morte, Vicenza vuole omaggiare Giambellino, che ha lasciato la sua impronta in città. Così, intorno a «La Trasfigurazione», rimossa dal duomo nel 1613 e da 300 anni ospitata al museo Capodimonte di Napoli, è stato costruito un itinerario cittadino. Il percorso unisce il prestito di Napoli ottenuto da Intesa San Paolo a il «Battesimo di Cristo», opera del 1500 stabile nella chiesa di Santa Corona (nell’omonima contra’, dove sorge anche Palazzo Leoni Montanari), e a «Il Cristo crocifisso» datato tra il 1501 e il 1503 di proprietà di Palazzo Thiene (sede della Banca Popolare di Vicenza), che fino al 26 febbraio sarà al museo civico di Palazzo Chiericati. Qui la celebrazione è doppia perché, oltre a rendere onore al Bellini, si festeggia la fine del restauro dell’ala novecentesca della pinacoteca, che presenta alcune novità: dalla ricostruzione dell’antica chiesa di San Bartolomeo ad una mostra fotografica che racconta la Grande Guerra attraverso gli oggetti riaffiorati dalle montagne vicentine. Per quest’occasione il dipinto di Bellini a Palazzo Leoni Montanari e il museo di Palazzo Chiericati domani (dalle 21 a mezzanotte), sabato e domenica (dalle 10 alle 18) saranno aperti gratuitamente. «Il Chiericati è la porta d’accesso della città – sottolinea il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci – luogo in cui riscoprire la rilevanza di Vicenza nell’arte e nel tempo».