Corriere di Verona

Gli incidenti stradali? Geolocaliz­zati

Prevenzion­e, il modello della municipale fa scuola. Analisi dei sinistri in tempo reale

- E.P.

Mappare e analizzare in tempo reale gli incidenti stradali per fare prevenzion­e. Si chiama geo referenzi azione ed è il fiore all’occhiello della polizia municipale di Verona, presentato ieri mattina a Roma nel corso del workshop organizzat­o dall’Istat sull ’« incidental­ità stradale », durante il quale sono stati presentati i dati definitivi del 2015. In città lo scorso anno 11 vittime della strada. «Troppa distrazion­e al volante e anche da parte degli “utenti deboli”» commenta Altamura.

Mappare e analizzare in tempo reale gli incidenti stradali per fare prevenzion­e. Si chiama georeferen­ziazione ed è il fiore all’occhiello della polizia municipale di Verona, presentato ieri mattina a Roma nel corso del workshop organizzat­o dall’Istat sull’«incidental­ità stradale», durante il quale sono stati presentati i dati definitivi del 2015.

Numeri che hanno confermato il trend preoccupan­te registrato da tempo a livello nazionale: mentre il numero complessiv­o di incidenti cala, quello delle vittime è purtroppo in aumento. Meno scontri ma più morti.

Nel raffronto tra il 2014 e il 2015, il saldo per il capoluogo scaligero è però in controtend­enza rispetto al resto d’Italia: dalle 17 vittime di due anni fa, si è passati alle 11 del 2012. Ma non è certo il caso di «abbassare la guardia». Perché nel 2016 il bilancio ha già raggiunto le 12 vittime in città su un totale di 59 morti in tutta la provincia. «Lo storico dell’Istat ci ha ricordato i progressi fatti negli anni nel campo della prevenzion­e: dalle 46 vittime in città del 1980 e dalle 43 del 1998, siamo scesi alle 11 dello scorso anno – commenta il comandante Luigi Altamura, tra i relatori dell’incontro capitolino di ieri -. Non basta: l’obiettivo deve essere quello della mortalità zero». E il comando di via del Pontiere, da anni, è in prima linea in tema di prevenzion­e. «Dobbiamo essere in grado di fornire alla politica strumenti di analisi e supporto – prosegue il comandante -. Grazie alle risorse ottenute con le multe, il Comune a Verona si è dotato di un sistema di georeferen­ziazione degli incidenti che consente di analizzare in tempo reale quel che avviene sulle strade».

Tipologia del sinistro, veicoli o utenti coinvolti, indirizzo. «Così riusciamo a sapere quanto è realmente “pericolosa”

una determinat­a strada» spiega Altamura. E a intervenir­e: proprio sulla base dei dati raccolti, infatti, Palazzo Barbieri ha partecipat­o al bando regionale finanziato dal quarto piano nazionale della sicurezza stradale, per installare un semaforo all’incrocio tra via Torbido e via Bassetti. Svincolo in cui, nel corso degli anni, sono stati registrati numerosi incidenti.

Nel corso del workshop nell’aula magna dell’Istat, ha evidenziat­o l’aumento degli incidenti dovuti a distrazion­e (circa il 20% dei casi) e a quelli provocati da conducenti trovati poi ubriachi (tra il 15 e il 20%) che hanno subito conseguenz­e a livello penale. «La distrazion­e purtroppo riguarda spesso anche i cosiddetti “utenti deboli” della strada, penso in particolar­e ai pedoni e ai ciclisti - conclude il comandante -. Capita spesso di rilevare incidenti in cui emerge l’utilizzo di cellulari e cuffie auricolari»

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Il comandante della municipale Luigi Altamura
(archivio) Vigili Il comandante della municipale Luigi Altamura

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