Latte, ora tornano a salire i prezzi sui mercati «Ma la grande industria paga ancora cifre ridicole»
Dopo due anni di crisi profonda, il prezzo del latte torna a salire e a far sperare gli allevatori che il peggio sia alle spalle. «Peccato protestano Confagricoltura Verona e Cia - che le industrie continuino a pagare cifre bassissime alle stalle, nonostante l’impennata dei prezzi». In particolare la multinazionale Lactalis, che «continua a dare 33-34 centesimi al litro quando i prezzi del latte spot (sfuso) sono schizzati a quota 43-44». Le due organizzazioni dei produttori agricoli sottolineano come l’atteggiamento della grande industria rischi di vanificare una congiuntura particolarmente favorevole del mercato, che per la prima volta dal dopo quote vede i prezzi del latte pari o superiori ai costi di produzione (42 centesimi). «Questa settimana il latte verrà quotato anche 45 centesimi al litro – sottolinea Michele Pedrini, vicepresidente di Cia Verona - in conseguenza del fatto che in Germania e nel Nord Europa il prezzo del burro all’ingrosso è raddoppiato. Nonostante questo le industrie continuano ad attenersi ai contratti stipulati nel periodo di crisi. Abbiamo inviato una lettera al ministro dell’agricoltura Maurizio Martina invitandolo a convocare al più presto un tavolo per discutere i prezzi del latte». Secondo i dati di Aprolav, l’associazione dei produttori latte del Veneto, nel 2016 il numero di allevamenti regionali è sceso per la prima volta sotto quota 3000.