Corriere di Verona

Contrae l’Hiv e dà la colpa all’ex, ma lui nega tutto Ora un perito dovrà scoprire chi contagiò il partner

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Analisi Decisive saranno le analisi sui due ex partner

La vittima sostiene di avere l’Hiv per «colpa» del suo ex, che pur sapendo di esserne affetto non l’avrebbe avvertita; l’imputato nega ogni addebito. E ieri per stabilire la verità è stata disposta una perizia nel processo che davanti al giudice di pace Carla Cocchi vede un 43enne veronese (difeso dall’avvocato Matteo Nicoli) accusato di lesioni gravissime per aver contagiato la sua ex partner di 48 anni (tutelata dal legale Anastasia Righetti) con il virus dell’Hiv. I due sono stati fidanzati per cinque anni, dal 2006 al 2011 . Peccato però che, secondo l’accusa, durante la loro relazione l’uomo avrebbe avuto rapporti sessuali non protetti sia con la partner «ufficiale» che con «svariati altri partner, non avvisando la compagna del pericolo e tenendole nascoste svariate altre frequentaz­ioni sessuali a rischio». Ieri sono stati dati dal giudice 90 giorni di tempo al medico legale ZEno DE Battisti per tentare di stabilire chi e quando avrebbe contagiato l’ex partner. In aula hanno già deposto una infettivol­oga, un responsabi­le del Sert, il nuovo compagno della donna e la parte lesa. Inoltre, dalle analisi effettuate al Sert dall’uomo tra il 2007 e il 2011, è emerso che lui nel 2011 risultava positivo al virus. Il problema, però, adesso risulta quello di stabilire (e non è detto che sia effettivam­ente possibile) chi sia stato dei due a contagiare l’altro. Parola al periti e ai consulenti delle difese. (la.ted.)

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