Fieracavalli si ripensa con bambini e cowboy
Domani apre la 118esima edizione, obiettivo attrarre sempre più appassionati
Da tempo Fieracavalli non è più soltanto sinonimo di ippica. Con gli ippodromi in crisi, soprattutto in Italia, la rassegna più longeva della fiera di Verona (domani inaugura la 118esima edizione) ha dovuto costantemente reinventarsi. Più spazio così ai bambini (i cavalieri del futuro), all’ippoturismo e agli eventi (come quelli a tema western).
VERONA Da tempo Fieracavalli non è più soltanto sinonimo di ippica. Con gli ippodromi in crisi, soprattutto in Italia, la rassegna più longeva della fiera di Verona (domani inaugura la 118esima edizione) ha dovuto costantemente reinventarsi. Così da qualche anno a questa parte, tra i padiglioni trova sempre più spazio tutta una serie di attività - a partire dal turismo equestre - con cui si punta a rendere più accessibile e popolare il variegato mondo del cavallo.
«Dobbiamo far passare il messaggio che questo non è un settore per pochi - dice il presidente di Veronafiere Maurizio Danese - Le lezioni di equitazione hanno costi meno proibitivi di quanto si possa pensare. È fondamentare avvicinare i bambini agli sport equestri, che sono perfettamente alternativi ad altri sport. Da qui si parte per rilanciare il settore». Una delle novità dell’edizione di quest’anno (quattro giorni, come da tradizione, dal giovedì alla domenica) sono non a caso le «Kid’s Island», le isole dei bambini: aree pensate per i cavalieri di domani con percorsi ludico-didattici dedicati, laboratori creativi, battesimo della sella.
Un’altra grande leva per ampliare la platea dei cavalieri è il turismo equestre. Oltre al padiglione 1 dove torna il salone del turismo equestre (con il progetto espositivo «La Valigia nella Sella), Fieracavalli sarà l’occasione per presentare nuove importanti ippovie in Veneto e anche a Verona. La Regione presenterà cinque nuovi itinerari a cavallo in altrettante zone di produzione vinicola (Soave, Valpolicella, Bardolino, Custoza, Prosecco), mentre la Funivia di Malcesine illustrerà tre percorsi da fare sulle pendici del monte Baldo (Altissimo, Madonna della Neve, Malga Ime).
Fieracavalli è la manifestazione di Veronafiere che più intreccia il business con gli eventi. Il quartiere fieristico vivrà fino a mezzanotte. Appuntamento principale è quello con il Gala d’Oro (venerdì e sabato, alle 21.30), diretto da Antonio Giarola. «Guest star sarà il gruppo tedesco Excalibur, che corteggiavamo da cinque anni - spiega lui - che si esibirà in una “suite del fuoco”». Sulle musiche della violinista Saule Kilaite, spazio ad acrobazie e volteggi, mentre il gran finale sarà una muta di cento cavalli in libertà orchestrati da Santi Serra Camps. Nella giornata di domenica, invece, spazio a una sorta di talent show per giovani artisti dell’equitazione che saranno valutati da una giuria internazionale e un domani, chissà, potrebbero essere protagonisti del Galà.
Grande spazio, come al solito, agli sport equestri nella cornice di «Jumping Verona», unica tappa italiana della Coppa del Mondo. Ci saranno i migliori cavalieri del mondo, reduci dalle Olimpiadi di Rio. «Il nostro è un evento paragonabile alla finale olimpica», assicura il vicedirettore di Veronafiere Mario Rossini. Sulle tribune, ingresso gratuito (fino ad esaurimento posti) nelle giornate di giovedì e venerdì. Al padiglione 5, si terranno anche un concorso internazionale «due stelle» e un concorso nazionale pony.
Molto apprezzato nelle scorse edizioni - specie da chi ama l’iconografia dei cowboy il Westernshow (padiglioni 11 e 12), organizzato dalla federazione italiana turismo equestre e trec. Anche qui, spazio a numerose discipline equestri a stelle e strisce come il «barrel Racing», il «Team Penning» o il «Working Cow Horse».
Il cuore business della Fiera (con i più importanti marchi internazionali di articoli per l’equitazione, attrezzature tecniche, veterinaria, alimenti per cavalli e complementi per maneggi e scuderie) resta concentrato in tre padiglioni: il 4, il 6 e il 7. Ma per crescere è importante avere una vocazione sempre più internazionale. Quest’anno, il paese ospite è la Germania, che vanta una grande tradizione equestre oltre al primato europeo per numero di cavalieri. È attesa una delegazione di 500 operatori bavaresi, oltre a buyer da Austria, Svizzera, Russia, Repubblica Ceca, area dei balcani.
Infine, qualche numero. Saranno 760 le aziende presenti da 24 paesi differenti. Le aziende venete sono 99, di cui 45 veronesi (Verona è la seconda provincia in Veneto per numero di equini, dopo padova, con 5.903 esemplari). Si punta a bissare i numeri di presenze del 2015, quando accorsero 160mila visitatori (di cui 21mila stranieri). I cavalli presenti in fiera saranno circa 3mila, di 60 razze diverse.
Danese Non è un settore per pochi, il rilancio parte dai più giovani