Agsm pronta a comprare metà Atv dalla Provincia
Il presidente Venturi: «Parteciperemo al bando per il 50% dell’azienda». Entro fine anno accordo con Agec
Il presidente Fabio Venturi ha spiegato che Agsm intende acquistare la metà «provinciale» di Atv, operazione finalizzata a inglobare nella Holding anche l’Azienda proprietaria della «metà comunale», ovvero Amt.
Non si ferma il progetto della grande Holding Agsm, che dovrà riunire sotto un’unica sigla quasi tutte le Aziende veronesi che fanno capo al Comune. Alcune frasi dell’assessore agli Enti, Enrico Toffali, avevano sollevato dubbi, l’altro giorno, sulla possibilità di procedere in tempi rapidi. Ma a fare il punto sul tema è arrivato a Palazzo Barbieri il presidente di Agsm, Fabio Venturi, invitato a una riunione della commissione consiliare che, in teoria, avrebbe dovuto discutere solo di rifacimenti stradali. Alla fine, invece, la parte più succosa dell’incontro è stata proprio quella dedicata alle future «concentrazioni» societarie, con diverse novità di rilievo. Venturi ha infatti confermato (come aveva ipotizzato il nostro giornale) che Agsm pensa di partecipare all’asta per l’acquisto del 50 per cento di Atv che la Provincia ha messo in vendita (prezzo base, 11 milioni e mezzo di euro più la metà degli utili maturati dopo il 31 dicembre scorso). Incalzato dal consigliere del Pd Michele Bertucco («ma c’è già l’Amt nel settore: volete tenere due società?») Venturi ha spiegato che se Agsm acquisterà la metà «provinciale» di Atv, poi ovviamente avrà un motivo in più per inglobare nella Holding anche l’Azienda proprietaria della «metà comunale», ovvero Amt. In caso contrario, Amt verrebbe invece lasciata a gestire la vicenda filobus, anche se Venturi si è detto comunque molto interessato al progetto Smart City che sarà presentato entro la fine di questo mese. I termini per partecipare all’asta scadono il prossimo 16 gennaio.
Per quanto riguarda l’Agec, l’iter va comunque avanti, ed entro la fine dell’anno potrebbero entrare a far parte della grande Holding i servizi funebri (la Tof in passato già della stessa Agsm), le farmacie comunali e gli immobili di pregio, mentre in Agec rimarrebbero le mense scolastiche e le case popolari.
Michele Bertucco ha sottolineato che, al momento, il bilancio di Agec non prevede nulla di tutto questo, e ha ricordato come l’Azienda sia gravata da un oneroso mutuo contratto dall’Azienda con la banca francese Dexia per pagare l’acquisto delle farmacie municipali. Nel relativo contratto, una clausola prevedeva che se Agec avesse cambiato struttura societaria, dismettendo parte del suo patrimonio (le farmacie, appunto) avrebbe dovuto pagare una salatissima penale. L’Agsm, ha replicato Venturi, sarebbe comunque disponibile ad accollarsi quel mutuo, oneri compresi.
Resteranno in ogni caso al di fuori della futura Holding, ha detto il presidente, le quote municipali di Verona Mercato («una società che è soprattutto degli operatori economici») e di Verona Fiere («anche se ci piacerebbe… »ha detto sorridendo Venturi).
Nella stessa seduta di commissione, Venturi ha riepilogato i motivi dello stop alle trattative tra Agsm e Dolomiti, che sono quelli già illustrati nei giorni scorsi dal nostro giornale: diversa valutazione del rispettivo peso e valore societario. «Ma ci siamo detti arrivederci e non addio – ha concluso il presidente – e magari, un domani…».
Venturi Fiera esclusa dalla futura holding... anche se ci piacerebbe