Sala alla Soresin il Consiglio litiga poi approva: anche alla Fallaci
VENEZIA Alla fine, l'hanno votata. Ma quante polemiche: s’è sfiorata la figuraccia, un clamoroso naufragio in un bicchier d’acqua. Tutto è iniziato con la presentazione a sorpresa, ieri, da parte della capogruppo del Pd Alessandra Moretti, di una mozione in cui si chiedeva di intitolare a Valeria Solesin una sala del consiglio regionale (la prestigiosa Sala Cuoi, all’inizio, poi si è virato su Sala Leoni), in occasione dell’anniversario della morte al Bataclan di Parigi e in continuità con l’impegno preso dalla Regione di non dimenticarla. Il presidente Roberto Ciambetti ha però detto no a modifiche all’ordine del giorno (chissà perché), imponendo di discutere prima i provvedimenti di bilancio già previsti e accusando il Pd di «strumentalizzare il nome di Valeria». Il consigliere dei Fratelli d’Italia Sergio Berlato ha presentato identica mozione per l’intitolazione di una sala anche a Oriana Fallaci (lasciando intendere che o si votavano entrambe o nessuna delle due), l’indipendentista Antonio Guadagnini s’è detto contrario («Capisco il dolore della famiglia e lo rispetto ma non vedo cosa abbia fatto Valeria per meritare l’intitolazione di una sala. Tanti giovani muoiono ogni giorno, mia sorella è morta di cancro, ma mica si intitola ogni volta una sala»), Forza Italia ha chiesto che non si optasse per un luogo della politica ma per una residenza universitaria («Più adatta al profilo di Valeria e al suo impegno»), soluzione appoggiata anche dai «tosiani» e insomma, tra mille inviti a «non dividersi» l’aula ha finito per implodere tra mille distinguo al punto che i capigruppo di Lega e lista Zaia, Nicola Finco e Silvia Rizzotto, hanno suggerito di rinviare il voto di una settimana per le necessarie mediazioni (sic!). Pausa nel dibattito, riunione a latere, alla fine, assente proprio la Moretti, si è trovata una soluzione ecumenica: via libera all’intitolazione di un luogo a Valeria (e alla Fallaci) ma sarà l’Ufficio di presidenza, in un secondo momento, a stabilire quale. Si spera senza altre polemiche. Intanto l’assessore al Sociale Manuela Lanzarin ha fatto sapere che la Regione, d’accordo con la famiglia Solesin, contribuirà con 30 mila euro alla realizzazione del centro di maternità di Anabah, la nuova struttura di Emergency sulle montagne del Panjshir, in Afghanistan, che l’organizzazione di Gino Strada ha voluto intitolare a Valeria.