Sfera Ebbasta, fenomeno rap all’ Alterego
Il tour di Sfera fa tappa a Verona domenica all’Alter Ego. Figlio della periferia milanese e fresco di disco d’oro, è il volto italiano del trap, mix di versi ed elettronica «Vedo troppa gente alienata dal lavoro, la vita è troppo breve per accontentarsi»
C’è anche «Ciny», in scaletta, all’Alter Ego. «Ciny» ovvero Cinisello Balsamo, periferia della periferia di Milano. Da lì esce Sfera Ebbasta. Il cui biglietto da visita racconta pure di un’altra provenienza, stavolta artistica: Roccia Music, il collettivo di amici messo in piedi da Marracash e Shablo, dentro anche Luchè, Charlie Charles, Del e Coco. È una label ma di fatto è qualcosa di più, un laboratorio, un centro di produzione rap dove si fa anche comunicazione.
Anni 23, Sfera Ebbasta è Gionata Boschetti, per l’anagrafe. E di questi tempi, il suo nome vuol dire alta classifica. «Sfera Ebbasta», il suo disco pubblicato il 9 settembre per l’etichetta Universal/Def Jam, è volato al numero uno. Qualche titolo: «Figli di papà» (appena certificato come Disco d’Oro dalla Fimi), «Visiera a becco», «Equilibrio», «Notti», «Cartine Cartier» col duetto insieme al rapper francese SCH. È rap, quasi tutto cantato. Nel dettaglio: Trap, come da influsso americano, in pratica un rap dove c’è tantissima elettronica, e di questa disciplina Sfera Ebbasta è considerato da molti, in Italia, medaglia d’oro.
«Per me la Trap Music è l’evoluzione naturale del rap inteso in maniera tradizionale. Un mix di sonorità elettronica e rallentate in cui è diverso il modo di rappare. Diciamo che sono stato il capostipite di questa seconda generazione di rapper italiani che stanno facendo della Trap un nuovo genere in costante crescita».
Si diceva, allora, di «Ciny», il singolo che usciva un anno fa, virale in un amen, classifiche web e passaparola. La canterà anche a Verona, Sfera, nella sesta tappa del suo tour da 27 date: domenica pomeriggio, discoteca Alter Ego, in città, sulle Torricelle (ingresso a 15 euro,
apertura cancelli dalle 15 e concerto alle 18). «Sarà uno show esplosivo, mi piace coinvolgere il pubblico, scatenarmi con la gente. Presenterò i brani del nuovo album, ripercorrendo anche le hit che dall’anno scorso hanno segnato l’inizio della mia carriera, quindi “Ciny” e “Xdvr”, ad esempio. Sul palco, con me, Charlie Charles, socio e produttore fidato, con cui sto condividendo successi e traguardi importanti».
Dietro il nome d’arte di Gionata, Sfera Ebbasta, c’è un aneddoto che l’accomuna a tanti internauti. «Mi ero iscritto a Facebook, non volevo dare loro nome e cognome, Sfera
non bastava e allora ho aggiunto per scherzo Ebbasta…». Sulla sua storia, ragazzo di quartiere cresciuto al parco tra amici e fumo, c’è ancora tanto da scrivere.
«Sono un ragazzo come tanti. Con la fortuna, e il dono, d’aver intrapreso la carriera di artista. Non mi aspettavo tutto questo, ma ci credevo e sognavo di vivere di musica, cioè di quello che mi piace, perché ho
visto troppa gente alienata dal lavoro e credo che la vita sia troppo breve per accontentarsi - spiega il giovane artista milanese -. In meno di un anno, nella mia vita, è cambiato tutto: dalle visualizzazioni a milioni su internet al disco con
una major. Il chiodo fisso di fare il rapper mi ha fatto sfondare e ora vivo questo successo tranquillamente con la speranza che possa continuare a
lungo».