Da Palazzo Balbi quasi 35 milioni per le strade Smentita l’ipotesi di Anas in Spv
VENEZIA Ci sono interventi importanti, come la Pedemontana o la Padana inferiore, ed altri sicuramente attesi dalle comunità locali ma certo non di uguale impatto finanziario, come il ponte di Vidor o quello sul Sile a Quarto d’Altino. Complessivamente, la delibera firmata dall’assessore alle Infrastrutture Elisa De Berti pubblicata ieri sul Bur programma opere nel triennio 2016-2018 per 34,9 milioni di euro. L’elenco delle priorità, che sarà inviato a Cassa depositi e prestiti per l’avvio dell’iter di finanziamento, prevede: la realizzazione della Padana Inferiore, tra la Transpolesana e l’Adriatica (di sicuro l'intervento maggiore, 20 milioni suddivisi in due tranche da 10 milioni tra il 2017 e il 2018, da versare all’Ati che si è aggiudicata la concessione, capitanata da Maltauro), quindi interventi generali per la sicurezza stradale (5,9 milioni), la progettazione della variante alla S.S. 12 «Verona-Buttapietra-Castel d’Azzano» (1,2 milioni) e del ponte di Vidor (200 mila euro), i lavori di messa in sicurezza dell’incrocio con la S.P. 349 «del Costo» a Costabissara (600 mila euro), la manutenzione delle arterie regionali (4,9 milioni), la messa in sicurezza della S.P. 6 davanti al cimitero di Arquà Petrarca, (250 mila euro), della viabilità comunale a Roana (200 mila euro) e del ponte sul fiume Sile a Quarto d’Altino (100 mila euro), la pista ciclabile di via Altinia a Venezia (100 mila euro), la viabilità a siti di interesse storico e culturale ancora da stabilire (500 mila euro), il ripristino del sottopasso ferroviario sulla S.P. 36 a Martellago (150 mila euro). Infine, ci sono 629 mila euro per coprire le spese della gestione commissariale della Pedemontana, il cui finanziamento, a dir poco faticoso, continua a essere oggetto di dibattito. Ieri è circolata l’ipotesi che la Regione possa chiedere ad Anas di entrare in Spv, tramite acquisto della quota di controllo del Consorzio Sis di proprietà della famiglia Dogliani. Come contropartita, Palazzo Balbi acconsentirebbe a chiudere Veneto Strade e restituire ad Anas le competenze sulla rete regionale. La circostanza, però, è stata smentita sia dalla Regione («Va avanti la trattativa tra Sis, Jp Morgan e Cassa depositi e prestiti») che dal commissario Silvano Vernizzi. (ma.bo.)