Corriere di Verona

Norah Jones cerca la scintilla tra Ellington e Neil Young

La stella americana, figlia di Ravi Shankar, stasera al Geox di Padova

- Francesco Verni © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Quando nel febbraio del 2002, a 22 anni, Norah Jones pubblicò l’album di debutto «Come away with me», si gridò al miracolo. Un disco di pop acustico praticamen­te perfetto che nasceva da una voce soul, si apriva al country e riusciva ad abbracciar­e assieme elementi blues, jazz e folk americano. Il risultato fu uno degli esordi più folgoranti di sempre: otto Grammy Award e 26 milioni di copie vendute. Oggi Norah Jones è cresciuta, è mamma di due figli, predilige la chitarra al pianoforte ed ha avuto la forza di sperimenta­re sempre e tanto, ritornando poi a quelle sonorità vicine (ma non certo uguali) al primo disco, con l’ultimo «Day breaks» (Blue Note Records) che questa sera presenterà al Gran Teatro Geox di Padova, seconda e ultima tappa italiana della tournée europea (ore 21.30, info www.zedlive.com). «Non ho in fondo nulla da dimostrare. Il mio primo disco mi ha dato un successo incredibil­e e quindi una certa libertà artistica. Lascio quindi che le idee vengano sempre da sole».

«Day breaks» è il suo sesto album da solista e arriva a quattro anni di distanza dal precedente «Little broken hearts». Nel mezzo c’era stata la collaboraz­ione con Billie Joe Armstrong per «Foreverly» in cui, Norah Jones e il cantante dei «Green Day» avevano dato alle stampe un prezioso disco omaggio agli Everly Brothers, certamente non pensato per scalare le classifich­e mondiali. «La scintilla per scrivere è scoccata per il concerto in omaggio ai 75 anni della mia casa discografi­ca – aveva ricordato - una serata bellissima che mi ha fatto tornare la voglia di suonare per ricreare quella stessa atmosfera».

Il disco che la figlia di Ravi Shankar (il maestro indiano del sitar che ebbe una grandissim­a influenza sui Beatles e in particolar­e su George Harrison) presenterà questa sera a Padova, vanta nella registrazi­one molti artisti jazz di grande levatura tra cui il sassofonis­ta Wayne Shorter, l’organista Dr. Lonnie Smith e il batterista Brian Blade. Il nuovo lavoro, che ha debuttato negli States al primo posto nella classifica degli album jazz, si declina in dodici canzoni, 9 inediti e tre cover di brani di Horace Silver, Duke Ellington e Neil Young, che indicano già come il disco sia, per stili musicali e ispirazion­e, molto vario.

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Norah Jones in concerto: a soli 22 anni stupì il mondo con l’album «Come away with me», vincitore di otto Grammy. Ora è tornata alle sonorità del primo successo
Non solo piano Norah Jones in concerto: a soli 22 anni stupì il mondo con l’album «Come away with me», vincitore di otto Grammy. Ora è tornata alle sonorità del primo successo

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