Veronetta, la questura vieta i due cortei contrapposti
L’estrema destra sfila domani sera in Bra
Niente manifestazioni, né «pro» né «contro» l’acco- glienza e l’immigrazione, al- meno a Veronetta. È l’ordine che arriva dalla questura, do- po l’annuncio delle due manifestazioni per domani, quella di «Verona ai Veronesi», che raccoglie diversi gruppi dell’estrema destra, e quella, giunta in risposta, organizzata da diverse sigle della sinistra, «per motivi di ordine pubblico e sicurezza». Andranno i primi in Bra, i secondi a Santa Toscana.
Niente manifestazioni, né «pro» né «contro» l’accoglienza e l’immigrazione, almeno a Veronetta. È l’ordine che arriva dalla questura, dopo l’annuncio delle due manifestazioni previste per domani, quella di «Verona ai Veronesi», marchio che raccoglie diversi gruppi dell’estrema destra, tra cui diversi aderenti di Forza Nuova, «contro il business dell’accoglienza», e quella, giunta in risposta, organizzata da diverse sigle della sinistra, da Adl Cobas, al Circolo Pink, passando per Rifondazione e Cub. Un divieto comunicato ai diretti interessati nella serata di venerdì, «per motivi di ordine pubblico e sicurezza».
Nel documento, firmato dal questore Enzo Giuseppe Mangini, si ricorda quanto accaduto martedì scorso, con la manifestazione (durata pochi attimi, finché i promotori non sono stati «dissuasi» dalla polizia) dei migranti e il tentativo di bloccare la strada, quindi con l’arrivo di quaranta persone del comitato «Verona a i Veronesi», un presidio avvenuto «senza alcun preavviso». Una situazione che crea il rischio, sempre secondo la questura di «contrapposizioni dirette», soprattutto alla luce dell’«alta concentrazione di immigrati a Veronetta» e per «la vicinanza alla struttura di accoglienza. I promotori - conclude la questura - sono stati invitati ad individuare e comunicare formalmente altra località ove svolgere l’eventuale manifestazione pubblica, secondo modalità di tempo e di luogo da concordare preventivamente».
Parole che sono state recepite malissimo dal comitato, che ha già preannunciato un «trasloco» della manifestazione. «Il ritrovo è fissato alle ore 20,30 in piazza Bra - fa sapere Alessandro Rancani, portavoce del Comitato - dal momento che il questore di Verona ha interdetto a qualsiasi manifestante non solo Porta Vescovo, ma addirittura l’intera zona adiacente a Veronetta. Il fatto che tale decisione sia stata presa “per l’alta concentrazione di immigrati residenti nel quartiere”, certifica a tutti gli effetti come all’interno del Comune di Verona esista una zona in cui le autorità competenti non godono di alcuna giurisdizione e del minimo potere di controllo sull’ordine pubblico. Tutto ciò è aberrante». Per Rancani, il corteo di lunedì sera, sarà contro «il business legato all’immigrazione, che con il placet di alcune amministrazioni locali e del Prefetto, sta ingrossando la pancia di cooperative, di privati cittadini e di albergatori senza scrupoli connessi a vario titolo con la sudicia politica dell’accoglienza indiscriminata imposta da Bruxelles». Anche la contromanifestazione, annunciata in piazza Santa Toscana alle 19 con lo scopo di «rispondere alle manifestazioni di intolleranza di gruppi razzisti e fascisti» potrebbe svolgersi in un luogo differente. A ieri sera, erano in corso trattative tra gli organizzatori e la questura.