Cie, distinguo e imbarazzi dopo l’apertura di Tosi Ma a Verona siti non adatti
Tosi si è detto disponibile ad aprire un Cie a Verona, dal Pd avvertono: «Purché il percorso sia condiviso». Perplessa la Lega: «Il sindaco vuole solo accreditarsi col governo». Ma in città non sembrano al momento esserci siti adatti.
La disponibilità del sindaco Flavio Tosi all’apertura di un Centro Identificazione ed Espulsione (Cie) a Verona spariglia il fronte politico.
Nella Lega Nord, in particolare, si avverte un certo imbarazzo sul tema. L’ex leghista Tosi lo sa bene e ieri è tornato, non a caso, sul tema con Tweet: «Maroni inventò i Cie, Zaia ora non li vuole (nel 2011 era a favore), il Segretario della Lega Lombarda li vuole, Salvini no: che coerenza!». Il governatore del Veneto ha opposto un netto «no» ai piani del Ministero dell’Interno di aprire un nuovo centro in ogni Regione. Ma a Verona, il segretario cittadino del Carroccio Paolo Tosato, anche possibile candidato sindaco, ha esortato «al ripristino dei Cie» per espellere «chi non ha diritto di stare nel nostro Paese». Tosato ora chiarisce che «Zaia fa bene a essere prudente e non fidarsi di un governo che si è rivelato completamente inaffidabile sul fronte delle politiche sull’immigrazione e sui rimpatri», ma ciò non di meno ribadisce che «piuttosto di alloggiarli negli alberghi, era meglio il modello di Maroni», ovvero proprio i famigerati Cie. Aprirne uno a Verona quindi, come dice Tosi? «Sono strutture che possono creare anche dei disagi, bisogna verificare le zone più adatte. Da amministratore pubblico non farei la corsa nel dire: “fatelo a casa mia”. Sembra quasi che Tosi voglia accreditarsi nei confronti del governo Renzi prima e Gentiloni poi come miglior interlocutore possibile». Una convinzione che il Carroccio veronese ricava anche dalla volontà dell’amministrazione di mettere a disposizione alcuni alloggi di proprietà comunale per ospitare i richiedenti asilo, nell’ottica dell’adesione al programma Sprar del Viminale. «Perché tali appartamenti non vengono messi a disposizione di famiglie Veronesi in attesa di un alloggio pubblico? - si chiede Tosato - Le domande inevase sono molte e quindi questa decisione ci appare molto grave». Dal punto di vista di Tosi, però, aderire al programma Sprar dà la garanzia che, al Comune di Verona, non verranno assegnati più di 2,5 aspiranti profughi per mille abitanti. «Il problema di fondo è l’affidabilità del governo - sottolinea Massimo Giorgetti, consigliere regionale di Forza Italia - La buona volontà dei comuni e dei territori viene puntualmente tradita, fossi in Tosi non darei nessuna disponibilità».
Sull’altro fronte, quello del Partito democratico (lo stesso partito del ministro Minniti) l’apertura di Tosi al Cie viene accolta con favore, ma allo stesso tempo con cautela. «La volontà del governo è quella di dare una accelerata alle espulsioni, bene sapere che Verona è a disposizione per fare la sua parte - chiarisce il deputato Vincenzo D’Arienzo - ciò detto, la localizzazione di un Cie regionale non la decide il sindaco di un Comune. Apprezzo la proposta di chi pensa possa esserci un Cie sul suo territorio, purché sia funzionali a un percorso chiaro e condiviso». Allo stesso tempo, D’Arienzo anche membro della Commissione Difesa della Camera precisa: «Non mi risultano a Verona siti militari adatti per ospitare un Cie. Sarà mia cura la settimana prossima verificare eventuali disponibilità, che oggi non conosco».
Contrario ai Cie il Movimento 5 Stelle: «Sulle grandi strutture di accoglienza si innestano spesso una serie di business che poco hanno a che fare con la vera accoglienza», dice la deputata Francesca Businarolo. Dura la presa di posizione degli avvocati della Camera penale di Verona. «Ben venga un contributo anche del nostro sindaco per risolvere l’emergenza immigrazione, ma che non parli esclusivamente alla pancia dell’opinione pubblica», dice il presidente Federico Lugoboni per cui l’apertura di nuovi Cie «proprio per l’esperienza passata, potrà rappresentare una patente violazione dei diritti dell’uomo per coloro i quali vi si troveranno a “soggiornare” solo perché cittadini stranieri».
Gli avvocati penalisti Tosi non parli solo alla pancia, i Cie violano i diritti dell’uomo