Corriere di Verona

La macchina da gol Hellas inceppata nelle ali Ridotto il contributo realizzati­vo degli esterni, Pecchia punta sul recupero di Gomez

- Matteo Fontana

L’Hellas e il rebus delle ali con il mal di gol. Il Verona comanda la Serie B, è 5 punti sopra la soglia del terzo posto, occupato in coabitazio­ne da Benevento e Spal, ed è a più 3 sul Frosinone, secondo. Alla pausa, i gialloblù, ci sono andati con un margine pregevolis­simo sulla quota che vale la promozione diretta. Tuttavia, in via Belgio, il ds Filippo Fusco, di concerto con Fabio Pecchia, scruta gli orizzonti del mercato per capire dove e come si possa migliorare la rosa. Un esterno difensivo, la prima esigenza, ma c’è anche da considerar­e il bisogno di aggiustare la task force di chi sta davanti.

I numeri dicono di un Hellas che ha segnato 40 reti, con una media di poco meno di 2 a partita. Eppure, di queste, 16 sono arrivate dai piedi e dalla testa di Giampaolo Pazzini. E se la cooperativ­a del gol è tornata in gran voga nell’ultimo turno con il Cesena, con il timbro di Deian Boldor a portare a 12 il totale dei marcatori in campionato del Verona, il tiro da correggere è, appunto, relativo agli esterni offensivi.

Il conto delle loro reti è ridotto, in rapporto a quanto prodotto dal resto della squadra: due volte sono andati a segno Davide Luppi (con il Latina e il Perugia) e Luca Siligardi (a Terni e col Trapani), una Juanito Gomez (pure lui con il Latina). E il bilancio, per gli altri, è zero. Non ha inciso Mohamed Fares, non c’è riuscito Gennaro Troianiell­o. Certo, la statistica dei gol fatti rimane, più che mai, largamente favorevole, poco distante dal limite del record delle 45 segnature del Pescara al termine dell’andata della B 2011-2012. Quello di Zdenek Zeman, quello del tridente con Ciro Immobile al centro e, ai lati, Lorenzo Insigne e Marco Sansovini, innescati da Marco Verratti. Un rullo compressor­e che, alla fine del campionato, fu primo e promosso in Serie A, con un dato realizzati­vo imponente: la formazione del Boemo raggiunse quota Guai fisici Juanito Gomez è stato condiziona­to dagli infortuni nel girone d’andata, ma è ormai recuperato 90 gol. Un risultato sensaziona­le, e che il Verona potrebbe inquadrare se trovasse continuità in fase di finalizzaz­ione dai «corni» del tridente.

D’altronde l’Hellas ha ricevuto un eccellente apporto per reti fatte da Daniel Bessa, a segno per 5 volte, mentre Mattia Valoti ha firmato 3 gol, Romulo e Marco Fossati 2, Mattia Zaccagni uno. Il centrocamp­o, dunque, ha garantito un contributo consistent­e.

Qualcosa va corretto in attacco, in appoggio a Pazzini. Pecchia punta sul pieno recupero di Gomez, che è stato condiziona­to da ripetute noie fisiche. L’argentino doveva essere un «titolariss­imo» quest’anno, ma ha pagato una forma sempre precaria, lontana da quella che gli ha permesso di siglare 42 gol dalla Lega Pro alla Serie A con l’Hellas. E, di questi, 24 sono stati segnati in B, dal 2011 al 2013.

Siligardi, con il Livorno, ha vissuto stagioni portentose, arrivando a una media di una rete fatta ogni due partite e mezza in cadetteria. Luppi, nello scorso campionato, ha raggiunto quota 9. Ruoli e posizioni non sempre hanno coinciso con quella in cui tutti questi giocatori sono impiegati nel Verona, ma se sapranno crescere sul piano della concretezz­a in zona gol l’Hellas potrà volare ancora più in alto.

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