Rico e Marcozzi ricostruiscono la biografia del poeta partendo dalla simbologia dei «venerdì». La nuova figura dell’uomo di lettere: autonomo dalle autorità politiche e religiose, unifica le diverse tradizioni del sapere
Il titolo è spiazzante e sorprendente: I venerdì del Petrarca, come la conferenza che Francesco Rico tenne all’Accademia Galileiana di Padova quattro anni fa, che attribuiva senso alla frequente presenza del giorno della passione -e della morte di Laura- nel calendario degli eventi della vita del poeta, casuale certo, ma si può credere che davvero la storia procedesse in un caso come questo, più che emblematico, addirittura ideale, senza l’essenziale lungimiranza, la prudente verifica di ogni dettaglio.
La questione che Rico anticipava nella conferenza e ora affronta compilando con Luca Marcozzi il «profilo biografico» del poeta (I venerdì del Petrarca, Adelphi, pp. 220, 14 euro) è appunto quella paradossale che ci vede eccezionalmente ricchi di informazioni biografiche dirette, le quali a loro volta illuminano le più segrete contraddizioni involontarie o premeditate di Petrarca, perché appunto in tutto questo discorrere di sé l’obiettivo non era la precisione documentaria, la puntualità dei riscontri, quanto piuttosto l’evidenza del modello e dell’esempio, il suo senso immediato e universale: «nulla di ciò che racconta Petrarca è letterale, nulla è innocente» (Rico).
Esser saliti davvero sul Mont Ventoux non è così importante quanto aver fatto di quell’ascesa l’oggetto di un racconto indimenticabile, nel quale sfida e avventura, natura e storia, si saldano in un nodo che stringe indissolubilmente, «per la prima volta» verrebbe da dire, verità e bellezza, esperienza e ricerca interiore.
A Petrarca stava a cuore la definizione di una figura nuova, quella dell’uomo di lettere, autonomo e indipendente rispetto all’autorità politica e religiosa -alla Chiesa e all’Impero-, che persegue l’armonica unificazione delle diverse tradizioni del sapere dell’uomo e contemporaneamente si impegna nella ricerca di una propria verità interiore, rivendicando