Commissione parlamentare d’inchiesta a Cona
Visita prevista il 19 e 20 gennaio. E domenica corteo per chiedere scusa a «Sandrine»
Dopo l’ispezione ministeriale, la commissione d’inchiesta. La morte di Sandrine e le numerose rivolte dei migranti hanno acceso i riflettori sul centro di accoglienza di Conetta di Cona. Dopo due anni di appelli, sia del Comune sia della prefettura di Venezia, ora il fardello dell’ex base missilistica è diventato a tutti gli effetti un affare romano. E così, il 19 e 20 gennaio, la commissione d’inchiesta sul sistema di accoglienza, promossa dalla deputata del Pd Sara Moretto, in quanto unico componente veneto della commissione, effettuerà un sopralluogo al Cpa che, al momento, ospita circa 1.300 migranti. Visita che, fa sapere Moretto, era già in programma ma che dopo la morte della giovane ivoriana, e quanto ne è seguito, si è deciso di anticipare. «Non sarà una semplice visita conoscitiva – precisa Moretto - considerato che il caso di Cona è già stato approfondito con dati e numeri, in particolare nell’audizione in Commissione dell’allora Prefetto Cuttaia del 29 settembre 2016 .
Sarà una visita istituzionale di un organo parlamentare con funzioni di indagine e di esame su materie di pubblico interesse». Una vera e propria indagine parlamentare, che poco o nulla avrà a che fare con la duplice inchiesta della procura di Venezia (che sta indagando sulla morte di Sandrine e successive rivolte con ipotesi di reato di sequestro di persona, per i 25 operatori costretti a rimanere all’interno del campo fino all’1.30 di notte dai manifestanti) ma che avrà il compito di verificare la regolarità della struttura di accoglienza. Poi c’è l’ispezione ministeriale, annunciata dal prefetto Mario Morcone, che si è svolta martedì e di cui si dovrebbe conoscere l’esito nei prossimi giorni, dopo il confronto del commissario per l’immigrazione con il ministro dell’Interno Marco Minniti. Nel frattempo, per commemorare la scomparsa di Sandrine, verrà organizzato davanti ai cancelli dell’ex base un doppio appuntamento. Sabato pomeriggio, infatti, associazioni e movimenti si daranno appuntamento all’ingresso per una manifestazione. Domenica, invece, dalle 14.30, la rete «Bassa padovana accoglie», raccogliendo l’appello del regista Andrea Segre, si terrà una cerimonia pubblica per «chiedere scusa a Sandrine». Il regista nel settembre del 2015 aveva promosso con un gruppo di migranti una passeggiata a piedi scalzi alla mostra del Cinema di Venezia.