Ostello, è il giorno della verità dopo la riabilitazione Revoche e orari, i nodi da sciogliere
Incassata la fiducia della prefettura, oggi il consiglio d’amministrazione dell’Ostello della Gioventù sarà chiamato a esprimersi sul futuro dell’impegno nel campo dell’accoglienza dei richiedenti asilo. Sul tavolo, la questione della convenzione per l’accoglienza dei profughi scaduta lo scorso 31 dicembre e attualmente ancora in stand-by. Il direttore Fiorenzo Scarsini, dopo le polemiche degli scorsi giorni con i migranti che erano scesi in piazza denunciando le «cattive condizioni di vita» all’Ostello, aveva pubblicamente dichiarato di essere pronto a non rinnovare l’impegno.
Ma nella giornata di martedì, dopo un incontro tra lo stesso Scarsini e il capo di gabinetto della prefettura Alessandro Tortorella, dai palazzi Scaligeri sono arrivate parole d’elogio nei confronti della struttura: «Dalla nostra ispezione non sono emerse particolari criticità. L’Ostello resta un modello per l’accoglienza e la gestione ha la piena fiducia della prefettura».
Parole che potrebbero avere un peso decisivo nella decisione attesa per la tarda serata. Una volta chiarita in maniera definitiva la volontà del centro che attualmente ospita 92 migranti, saranno poi discusse le forme dell’accoglienza e le eventuali migliorie da apportare. Sul tavolo delle questioni da risolvere rimangono infatti ancora i casi delle revoche nei confronti di quegli ospiti che hanno creato un clima di tensione e quello degli orari di chiusura delle stanze dell’Ostello che aveva scatenato anche le proteste del sindaco Flavio Tosi (gli ospiti sono costretti a lasciare le camere per più ore al giorno).
I consiglieri comunali del Pd Luigi Ugoli ed Eugenio Bortolotti, auspicano che «l’esperienza dell’Ostello possa proseguire». «La “riabilitazione” da parte della prefettura - commentano -, chiude una bruttissima pagina della politica cittadina. Auspichiamo maggiore collaborazione tra il sistema dell’accoglienza e le istituzioni politiche locali». (e.p.)