Boscolo, vince il fondo Varde La famiglia esce dalla gestione
Non è andata come ormai tutti si aspettavano e gli alberghi a 5 Stelle della catena veneziana Boscolo Hotels passano al fondo di investimento internazionale Varde anziché al concorrente americano Northwood, che, appena poche settimane fa, sembrava pronto a mettere la firma sull’acquisizione.
L’asso nella manica di Varde, entrato nella trattativa in esclusiva senza lasciare alcun margine anche ad altri più timidi pretendenti quali Starwood, Blackstone e Kildaire, secondo fonti finanziarie sarebbe in buona parte legato alla maggiore semplicità della proposta, che prevede il passaggio integrale al nuovo proprietario anche della gestione delle strutture.
Nella trattativa con Northwood, infatti, gli alberghi oggetto della transazione - i cinque stelle di Venezia (Hotel Dei Dogi), Roma, Firenze, Praga, Nizza, Budapest e Milano -, avrebbero continuato a essere gestiti dalla famiglia fondatrice, attraverso la costituzione di una società apposita, con un capitale di 10 milioni e controllata al 75% dai Boscolo (almeno, dai fratelli interessati a farlo). L’operazione avrebbe così fissato l’importo in gioco a 400 milioni circa, più che sufficienti a coprire i debiti del gruppo di Chioggia verso le banche, pari a qualcosa come 300 milioni.
Con Varde, invece, la manovra per consentire la continuità della gestione è annullata e la famiglia esce perciò anche fisicamente dalle strutture, la cui conduzione sarà dunque affidata ad altri operatori scelti dalla nuova proprietà. Fra gli atout di Varde, va ad ogni modo tenuto presente anche il lavoro di acquisto a sconto del debito di Boscolo da Unicredit e Banco Popolare, due delle banche creditrici della cordata, pagandolo 210 milioni contro i 240 nominali. Pochi giorni fa, inoltre, lo stesso fondo avrebbe individuato un punto di intesa anche per la quota di debito verso Mps, risalendo dunque nella competizione a una posizione decisamente privilegiata rispetto a Northwood. Nei confronti della proprietà, infine, grazie alla paziente opera di rifinitura di Mediobanca, l’accordo si sarebbe trovato a 150 milioni, quota da dividere in quattro parti tra i fratelli Boscolo e a quanto pare idonea a comporre gli ormai prolungati attriti fra Giorgio, Rossano, Romano e Angelo.
Nel frattempo proseguono anche i negoziati per la dismissione, da parte di Boscolo, di altre strutture come il 4 stelle di Nizza, destinato a una trasformazione in residence e spazi commerciali ad opera di Citymall, gruppo belga che con un anticipo di 40 milioni si è accaparrato l’affare. La catena Warwick International, di New York, pare invece essere interessata al «Bellini» di Venezia, in procinto di essere ceduto per 25 milioni. La famiglia Boscolo rimarrà tuttavia nel business del turismo e della ristorazione grazie al mantenimento di attività di secondo piano negli asset Boscolo Tour e Boscolo Etoile Academy.