Riciclo della plastica, Hera punta 100 milioni sulla trevigiana Aliplast
Hera, la multiutility bolognese che quattro anni fa assorbì la padovana Acegas-Aps, ha chiuso ieri la giornata in Borsa con un balzo dell’11%, spinto, oltre che dall’aggiornamento del piano industriale, soprattutto dall’annuncio dell’acquisizione dell’azienda trevigiana Aliplast.
Il gruppo emiliano ha infatti sottoscritto un accordo vincolante con Aligroup per l’acquisizione dell’impresa di Ospedaletto di Istrana, attiva nella raccolta, riciclo e rigenerazione di rifiuti plastici. Il valore dell’operazione è pari a circa 100 milioni di euro e l’acquisizione è strutturata in tre step, con un primo 40% quest’anno, una quota identica nel 2019 e il rimanente 20% entro giugno 2022.
Aliplast, gruppo fondato da Roberto Alibardi nel 1982, oggi lavora oltre 80mila tonnellate di materie plastiche l’anno, con un fatturato che nel 2016 ha raggiunto i 100 milioni e un Ebitda superiore ai 15. I dipendenti sono oltre 300, attivi nei cinque stabilimenti italiani e nei tre in Spagna, Francia e Polonia. Tra i suoi principali clienti ci sono i più grandi marchi italiani del food & beverage, dell’arredamento e del distretto della ceramica.
Nel 2015 Hera aveva già acquisito nel Trevigiano la Geo Nova, in un percorso volto a fare del gruppo «un partner affidabile ed esperto nella gestione di tutti i rifiuti industriali, in grado di proporre soluzioni efficienti, con un set completo di servizi e processi mirati a creare valore».
«Crediamo importante – ha detto il presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano - integrare realtà capaci di esprimere livelli di efficienza ed eccellenza all’altezza delle sfide che ci attendono. Aliplast risponde esattamente a questi requisiti e siamo certi che saprà dare il proprio originale contributo, anche in termini di spinta all’innovazione».