Corriere di Verona

LA NUOVA CUSIN: «MARIA UCCISA DALLE FIGLIE»

Delitto Armando, la nuova verità dell’ergastolan­a: parlo solo ora perché in cella sono uscita dalla droga

- di Laura Tedesco

Sono accuse pesantissi­me quelle lanciate ieri in aula dalla «nuova» Alessandra Cusin: «Mi sono messa stupidamen­te in mezzo a questo delitto ma sono innocente, io non ho ucciso Maria Armando Montanaro. Sono state le figlie».

Sguardo sicuro, piglio di sfida. Risposte che le escono rapide, quasi senza esitazioni. Look rivoluzion­ato, chioma bionda e lunga, giubbino di pelle e smalto blu elettrico, sono accuse pesantissi­me quelle della «nuova» Alessandra Cusin: «Mi sono messa stupidamen­te in mezzo a questo delitto ma sono innocente, io non ho ucciso Maria Armando Montanaro. Sto scontando l’ergastolo per un omicidio con cui non c’entro».

È rimasta in silenzio 21 anni e se ha deciso di «collaborar­e solo adesso con la giustizia dice la detenuta padovana - è perché ora sono finalmente una persona pulita. In carcere mi sono disintossi­cata. Non mi faccio più di niente, in quegli anni invece tiravo di tutto, roba pesantissi­ma. Dagli spinelli ero passata alla cocaina.Poi l’eroina, tiravo di tutto...». A Montorio «sono diventata un’altra e adesso che mi sono ripulita sento di dover dire tutta la verità».

E la «verità» della «nuova» Cusin è che «l’omicidio Armando lo hanno commesso Katia e Cristina Montanaro (figlie della vittima, ndr) con Salvatore Versaci (allora compagno di Cristina, ndr). Lui ha tirato un pugno a Maria, Cristina poi l’ha pugnalata mentre Salvatore preparava il riso per depistare le indagini e dare la colpa del delitto ad Alessio Biasin (l’allora compagno della vittima, ndr») che sarebbe andato lì a cena». Lo ha ribadito più volte allo sfinimento, ieri mattina, davanti alla Corte d’assise: «Sul luogo del delitto io nemmeno c’ero, hanno fatto tutto loro tre, neppure Marika Cozzula (ieri per la prima volta presente in aula dov’è ora coimputata dell’omicidio Armando insieme alle figlie dell’infermiera massacrata con 21 coltellate nella sua casa a Praissola di San Bonifacio il 23 febbraio 1994, ndr) c’entra nulla» è la nuova tesi della detenuta Cusin. «So come sono andati i fatti perché dopo il delitto ho conosciuto Katia, siamo diventate amiche e andate a convivere. Lei una sera mi ha detto: “Devo liberarmi la coscienza, l’omicidio di mia madre l’abbiamo organizzat­o io, Cristina e Salvatore per i soldi e l’eredità. Katia mi ha detto che hanno fatto tutto gli altri due, ma lei era d’accordo”».

Da poco la vittima aveva estinto l’assicurazi­one sulla vita, con il premio riscosso l’infermiera si «era appena comprata una pelliccia di visone e un tailleur - ricorda Giovanna Armando, sorella della vittima che ieri ha ripercorso quegli anni in aula insieme agli altri due fratelli Cesare e Mariella, tutti zii delle due sorelle imputate -. Maria stava anche per regalarsi una crociera con il nuovo compagno Biasin. (morto in un incidente dopo essere stato scagionato dal delitto, ndr). Alessio alla famiglia non piaceva, invece Maria si Ieri in Corte d’assise Nel

e qui sopra, sempre ieri, le sorelle Katia e Cristina era innamorata di lui..».

L’eredità, la casa, quella polizza appena incassata e che l’infermiera aveva già iniziato a spendere per sé: «Le figlie puntavano a spartirsi i soldi e tutto il resto» non si stanca di ribadire la detenuta Cusin, che tornerà a deporre alla prossima udienza quando sarà stato trascritto l’interrogat­orio con cui dal carcere (era l’ottobre 2015) ha fatto riaprire il caso al pm Giulia Labia e incriminar­e le figlie della vittima insieme a Versaci e Cozzula per il «cold case» di 23 anni fa . Un omicidio rimasto a lungo irrisolto, finché la Cusin venne accusata e condannata all’ergastolo in base a un’intercetta­zione ambientale in cui confessava l’omicidio Armando al suo ragazzo di allora, Franco Mauro:«Ma non era ver0 niente, me lo ero inventata per farmi vedere forte da lui che era pratico di rapine, furti, spaccio e altro ancora...». Parola della «nuova» Alessandra Cusin.

La nuova ricostruzi­one Sul luogo del delitto io nemmeno c’ero, hanno fatto tutto Cristina e il fidanzato Salvatore, Katia era d’accordo e mi ha raccontato tutto dopo

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(Sartori) Ieri in aula Alessandra Cusin
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la nuova immagine con cui si è presentata ieri mattina in tribunale Alessandra Cusin
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