Maresca dà l’addio Hellas, spunta il nome di Mattiello
Il centrocampista ha risolto il contratto, il ds Fusco: ci serve un interditore
Niente scalpello: il mercato dell’Hellas si fa con le pinze. Un maquillage, quello che annuncia Filippo Fusco dalla sede gialloblù in via Belgio, che parte dall’ufficialità della risoluzione del contratto che legava Enzo Maresca al Verona (oggi alle 14.30 impegnato in amichevole all’Euganeo col Padova) fino al prossimo 30 giugno: «Ci ha aiutato nella prima parte di questo campionato, dando un contributo per raggiungere i nostri 41 punti», dice il direttore sportivo dell’Hellas, comunicando la conclusione del rapporto con il centrocampista, dopo aver raggiunto l’accordo con il suo agente, Candido Fortunato. Ora il Verona, in mediana, cercherà una nuova pedina che, spiega Fusco, «avrà caratteristiche diverse da quelle di Maresca, sarà un interditore». Lascia lì l’identikit, Fusco, perché prima ci sono da valutare altre situazioni. L’assioma che guida il mercato dell’Hellas è uno: soltanto dopo aver capito quanto siano recuperati (e recuperabili) gli infortunati di lungo corso si tireranno le somme e si deciderà in che direzione orientarsi. La novità di giornata sull’argomento, tuttavia, è che il Verona, se in difesa ha come obiettivo un terzino abile nel coprire entrambe le fasce – una pista porta a Federico Mattiello, ora alla Juve, ex del Chievo, squadra in cui fu fermato da un tremendo incidente di gioco –, non lo stesso si può dire per il ruolo di centrale: «Non è nostra intenzione prendere qualcuno in quella posizione – l’analisi di Fusco –, visto che stiamo aspettando di verificare lo stato fisico di Cherubin e Albertazzi. Se il primo dovesse essere pienamente a disposizione, e lo sapremo in queste settimane, e non ci fosse il bisogno per lui di ricorrere a un intervento chirurgico per porre rimedio al problema alla caviglia che l’ha fin qui frenato, Albertazzi verrà girato altrove in prestito. In caso contrario, Albertazzi rimarrà e sarà lui il nostro centrale. E non sarebbe un adattamento: sa ricoprire benissimo quella posizione, che gli è naturale». La lista della spesa del Verona, quindi, è fatta di «ingredienti» che già sono in casa: «Tutti possono ancora crescere. Contiamo molto sulla piena disponibilità di Gomez, che ha avuto tanti problemi fisici nell’andata e che è un giocatore-bandiera. Quanto a Fares, anche lui ha fatto delle buone cose, altre invece le ha fatte meno bene. Non abbiamo ancora deciso se darlo in prestito». Il resto della rosa è blindato («In molti hanno cercato i nostri calciatori, ma non li cediamo», assicura Fusco). Con Greco, fuori lista da settembre, che è vicino al passaggio al Bari, con Ganz che resterà, salvo che non sia lui a esprimere parere contrario, «perché – prosegue il ds del Verona – noi non chiudiamo le porte a nessuno», l’Hellas guarda anche al futuro. Fusco fa sapere che il Verona «ha riscattato cartellino di Stefanec, talento della Primavera, dallo Slovan Bratislava, ha preso dal Caldiero un ragazzo del 2000, Righetti, che era seguito anche da squadre di A. E Daniel Bessa è già un nostro giocatore».
Fusco Tante richieste per i nostri calciatori, ma non li vendiamo