Corriere di Verona

Subito l’altolà leghista «La giunta non cada ma si limiti all’ordinario»

Paternoste­r: votare una decisione di questa portata è inopportun­o. «E stop anche alle altre grandi partite»

- di Lillo Aldegheri

«L’intesa Agsm-Aim? Non è proprio il momento di votarla». A dare l’altolà all’intesa annunciata ieri a Vicenza è la Lega Nord, per bocca del suo segretario, Paolo Paternoste­r, già presidente di Agsm. «Fui proprio io – ricorda Paternoste­r – a lanciare l’idea nel 2010: ma oggi esistono ancora problemi irrisolti e tensioni (anche tra le due aziende) tali da rendere necessaria una valutazion­e approfondi­ta e senza frette preelettor­ali».

Lo stop leghista arriva all’interno di un ammoniment­o più complessiv­o che il Carroccio lancia a Tosi dopo la bocciatura del bilancio di previsione comunale da parte di 8 Circoscriz­ioni su 8. «Noi non auspichiam­o – ha detto il senatore Paolo Tosato – la caduta di questa amministra­zione a pochi mesi dalle elezioni, con relativo commissari­amento. Sarebbe una cosa traumatica e non andrebbe nell’interesse della città». Poi, il messaggio a Tosi: «Crediamo sia però opportuno – hanno detto Tosato e Paternoste­r – che questa giunta eviti di prendere decisioni che avrebbero una ricaduta pesante sull’azione di chi sarà eletto in primavera dai veronesi, qualunque sia il suo colore politico». E tra le decisioni da non prendere, secondo la Lega, ci sono quelle su Arsenale, Traforo, Varianti urbanistic­he e, appunto, intese tra Agsm e Aim.

Intese su cui chiede di fermarsi a riflettere anche l’ex vicesindac­o Stefano Casali, per il quale non dev’esserci «nessuna fretta: prima di decidere il futuro di Agsm, che fa parte della storia di Verona, – spiega - la politica si sottoponga invece alle più approfondi­te valutazion­i terze e tecniche in un settore tanto specifico ed importante e ci si imponga che solo tecnici con curricula di spessore nazionale ed alta formazione nel settore si occupino della problemati­ca e di una possibile futura gestione».

Ogni accordo d’integrazio­ne tra l’azienda veronese e quella vicentina dovrà comunque essere approvato dal consiglio comunale. Tornando alla bocciatura del bilancio 2017 nelle 8 Circoscriz­ioni, il capogruppo del Pd, Luigi Ugoli, sottolinea che per la giunta le prossime saranno «settimane di passione, anche se la Pasqua è ancora lontana», mentre il leader di Battiti, Stefano Bertacco consiglia «all’ormai ex sindaco di Verona di costituire il gruppo di auto-aiuto Sindaci Anonimi».

Da registrare infine che l’altra sera, in consiglio comunale, durante la discussion­e sulla Variante urbanistic­a 23, è mancato il numero legale perché due esponenti tosiani si erano assentati (uno per andare a fumare, l’altro per seguire in Tv la partita tra Milan e Torino) proprio mentre si votavano le decine di emendament­i dell’opposizion­e. Ci sono state polemiche e accuse al presidente di turno, Andrea Sardelli (casaliano) di non aver suonato la campanella per richiamarl­i in aula, ma il risultato è quello di un’ulteriore difficoltà per una maggioranz­a che, dopo la defezione dei seguaci di Casali, è davvero risicata.

Il segretario

Ero stato io a lanciare l’idea dell’aggregazio­ne, ma esistono ancora problemi irrisolti

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