Il vino in America è storia di successo
Evento a New York con Veronafiere. «I nostri prodotti scelti dal 34% degli under 40»
L’Italia si conferma il primo fornitore di vino degli Usa. Con una quota di mercato complessiva del 32,4%, vendite che nel periodo gennaio-novembre 2016 hanno raggiunto 1,65 miliardi di dollari e sono cresciute del 5,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il vino rappresenta la prima voce dell’export agroalimentare italiano e il 4% del totale del Made in Italy venduto nel mercato a stelle e Strisce. Questo lo scenario che emerge da «Italian Wines and the American Palate: Trends and Opportunities in the Us Market», la tavola rotonda tenutasi ieri a New York, in occasione dell’inaugurazione di Vino 2017, alla presenza, tra gli altri, del presidente dell’Ice, Michele Scannavini, del dg di Veronafiere e Vinitaly, Giovanni Mantovani, del console a New York, Francesco Genuardi. Vino 2017, giunto alla sua sesta edizione, è considerato il più grande evento di tasting di vini italiani in America e vede quest’anno la partecipazione di 110 espositori nelle due tappe di New York (5-6 febbraio) e Miami (7-8 febbraio).
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Vinitaly International e con la Iem –Inter- national Exhibition Management (impegnata nella tappa di Miami) ed ha l’obiettivo principale di promuovere la qualita del vino italiano anche grazie a degustazioni e seminari tecnici. Sebbene i numeri del vino italiano negli Usa siano positivi esistono ampi margini di miglioramento: basti pensare che attualmente quasi la metà delle importazioni di vino negli Usa è realizzato da soli 5 Stati (New York, California, Florida, Illinois e Texas).
Vino 2017 è anche l’occasione per anticipare alcuni dati della ricerca di Wine Opinions, realizzata da Vinitaly International in collaborazione con l’Ice, sulla percezione del vino italiano da parte del consumatore Usa dalla quale emerge, fra l’altro, che il 34% dei consumatori più giovani (meno di 40 anni) acquista frequentemente vino italiano orientandosi però verso prodotti di fascia media. «Vinitaly è presente da quindici anni negli Usa - sottolinea Giovanni Mantovani con proprie iniziative rivolte a importatori, buyer ed opinion leader e registra nell’edizione a Verona ogni anno la presenza di oltre settemila operatori provenienti dagli Usa».