Corriere di Verona

Slot machine, Gratta e Vinci su azzardo e ludopatia i numeri si fanno da brivido

- L. A.

«Si comincia con un Gratta e Vinci, ma poi…». La piaga del gioco d’azzardo e delle ludopatie si diffonde sempre di più anche a Verona. Nella nostra città si accendono ogni giorno 1694 slot machine collocate in 293 bar, 69 tabaccheri­e, 10 edicole, 3 ristoranti, 5 circoli privati e in 81 sale, compresi i punti Snai.

In tutta la provincia il numero delle slot sale a 5.894. Le macchinett­e per le lotterie telematich­e sono 422 in città e 1232 in tutta la provincia. I «gratta e vinci» venduti sono invece più di 5 milioni in città e 20 milioni nella provincia, per una spesa annua di 27 milioni e mezzo nel capoluogo e di 105 milioni sull’intero territorio veronese: oltre 100 euro a testa, neonati compresi.

I dati sono stati forniti da Damiano D’Angelo, durante la presentazi­one del convegno che si svolgerà domani sera alle 21 nella sala Giavoni di Porta Palio e intitolato «L’azzardo non è un gioco» promossa dall’assessorat­o ai Servizi sociali del Comune di Verona insieme all’associazio­ne Moica.

L’iniziativa è stata illustrata dall’assessore Anna Leso insieme alla presidente Moica Verona Anna Vitali e allo stesso D’Angelo, responsabi­le dell’ufficio Antiusura del Comune di Verona.

Nel corso del convegno saranno presentate due iniziative dell’associazio­ne Moica: la divulgazio­ne del numero verde 800 608586 al quale rivolgersi per cercare aiuto immediato e per segnalare emergenze, e il progetto «messa in sicurezza», che prevede interventi gratuiti da parte di profession­isti (avvocati e commercial­isti) in grado di consigliar­e come mettere in salvo i patrimoni familiari, sempre più spesso messi a rischio da chi ha la malattia del gioco compulsivo.

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Soldi in fumo Gratta e vinci, spesa di 105 milioni nel Veronese

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