Corriere di Verona

In montagna la neve vera riparte la stagione dello sci

Gli operatori: «Nuove prenotazio­ni, soprattutt­o dagli stranieri» La Protezione civile: attenzione alla piena del fiume Monticano

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Dopo la «spolverata» del 13 gennaio ieri la «neve seria», come la chiamano gli esperti, è tornata a imbiancare il Veneto. Un manto candido si è posato su monte Baldo, Lessinia, Pasubio, Altopiano di Asiago, monte Grappa, Cortina e Dolomiti, accumuland­o 50/55 centimetri su queste ultime, 25/30 centimetri sulle Prealpi veronesi, 35/50 su quelle vicentine. In alcune zone i fiocchi sono caduti anche sotto i mille metri, per la gioia degli albergator­i e degli altri operatori della montagna. «A duemila metri ci sono 45 centimetri — conferma Enrico Ghezze, presidente degli impianti a fune di Cortina, San Vito, Auronzo e Misurina — adesso apriranno anche le sole due piste del Falzarego che stavano aspettando la neve per entrare in funzione. L’anno scorso le precipitaz­ioni tanto attese hanno rilanciato le settimane bianche, speriamo di fare il bis». «Ci auguriamo che il ritorno dei fiocchi smuova il mercato, soprattutt­o internazio­nale, e ci faccia recuperare clienti per marzo — osserva Gianluca Lorenzi, presidente degli albergator­i di Cortina —. Dopo Natale siamo andati a rilento e a febbraio abbiamo perso le settimane bianche degli stranieri, che hanno preferito la neve vera di Austria, Germania e Svizzera. Questo mese speriamo almeno di ricevere tante richieste dagli italiani per i fine settimana».

Si sta dando molto da fare il consorzio Dolomiti Superski, inserendo sul sito e sui social network le immagini più belle e spettacola­ri della nuova nevicata. «Sono fondamenta­li per attirare i turisti — spiega il direttore generale Thomas Mussner — le piste sono comunque perfette da novembre, grazie alla neve sparata da 4700 cannoni, ma i fiocchi naturali creano un’atmosfera che scalda il cuore. Lo testimonia­no i tanti clic registrati sul nostro sito e la risposta sui social, ed è un bene perchè adesso inizia l’alta stagione. Abbiamo ottimi segnali soprattutt­o da polacchi, cechi, tedeschi e inglesi, in arrivo». Peraltro i dati del consorzio erano già positivi: le giornate di sci «comprate» risultano l’1% in più della passata stagione, mentre gli abbonament­i stagionali incassano addirittur­a un +7%. Da metà novembre a fine gennaio le piste hanno accolto 4,5 milioni di sciatori: 2,8 milioni solo lo scorso mese, con una media di 95mila al giorno e il record assoluto dei 172mila contati il 3 gennaio.

Ma quanto durerà? «E’ un ritorno alla normalità, dopo gli estremi di un dicembre troppo mite e del gennaio più freddo degli ultimi 25 anni — spiega Marco Monai, meteorolog­o dell’Arpav —. Nei prossimi giorni tornerà il sole, ma la neve

Mussner In vetta fino a 55 centimetri. Reazioni entusiaste sui social

Monai Abbiamo registrato il gennaio più freddo degli ultimi 25 anni

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 ??  ?? Manto candido A destra, una cascata di ghiaccio nel Bellunese e, a sinistra, Cortina imbiancata, dopo la semplice «spolverata» dello scorso 13 gennaio. L’ultima nevicata abbondante si era manifestat­a il 25 novembre
Manto candido A destra, una cascata di ghiaccio nel Bellunese e, a sinistra, Cortina imbiancata, dopo la semplice «spolverata» dello scorso 13 gennaio. L’ultima nevicata abbondante si era manifestat­a il 25 novembre

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