Corriere di Verona

Il pacifista: «Flop della Lega a San Zeno»

Valpiana: «Appena 500 firme su 260mila veronesi». Il Pd contro Tosi

- D.O.

La raccolta firme della Lega Nord contro il centro d’accoglienz­a di via Pontida? Un flop. Almeno secondo la lettura che ne dà Mao Valpiana (foto), esponente del movimento non violento e sanzenate.

La raccolta firme della Lega Nord contro il centro d’accoglienz­a di via Pontida? Un flop. Almeno secondo la lettura che ne dà Mao Valpiana, esponente del movimento non violento e sanzenate. «Appena» 517 i cittadini che hanno sottoscrit­to il documento in cui si chiede alla Prefettura di rinunciare a utilizzare lo sportello immigrazio­ne che si trova nel quartiere di San Zeno allo scopo di ospitare quindici richiedent­i asilo. «Su una popolazion­e di 258mila veronesi - conteggia Valpiana - i firmatari rappresent­ano solo lo 0,2% della popolazion­e, un’infima minoranza. Se poi facciamo riferiment­o ai residenti nella prima circoscriz­ione, 29.512 abitanti, significa che 28.995 persone non hanno firmato». Morale? «Se vale lo slogan “Verona ai veronesi” - chiosa Valpiana - tanto più allora dovrebbe valere anche “San Zeno ai sanzenati”, e i sanzenati nella stragrande maggioranz­a non hanno sottoscrit­to la petizione leghista».

C’è da dire che la Lega ha raccolto queste firme domenica mattina, in circa tre ore di tempo. Il senatore Paolo Tosato, ideatore dell’iniziativa, aveva parlato di successo: «Nonostante la pioggia - la sua dichiarazi­one - la partecipaz­ione della cittadinan­za c’è stata». Sul merito della richiesta leghista Valpiana sostiene che «è paradossal­e che la Lega Nord contesti una decisione presa dal prefetto il quale agisce in base alla normativa vigente. Ricordiamo agli smemorati in camicia verde che le politiche migratorie e occupazion­ali per i cittadini stranieri sono regolate dalla legge Bossi-Fini. Dunque è roba loro, di cui si dovrebbero vergognare». E la risposta di San Zeno? «L’accoglienz­a - conclude Valpiana - fa parte della storia del quartiere: pensiamo all’impegno sociale del “vescovo moro”, ma anche alla tradizione del Bacanal, nato come evento di solidariet­à per i poveri e gli esclusi».

Su questo tema, torna ad attaccare il sindaco Flavio Tosi anche il Partito democratic­o. «Si sta verificand­o quanto temevamo - fanno sapere i consiglier­i Luigi Ugoli, Elisa La Paglia ed Eugenio Bertolotti - che cosa sono, infatti, i controlli edilizi annunciati dal sindaco se non un atto ostilità e di ostruzioni­smo verso la Prefettura? La situazione ci appare a questo punto incomprens­ibile: che tipo di confronto c’è stato tra sindaco e prefetto? L’emergenza non è condivisa? Il Comune, che aderisce allo Sprar, quali soluzioni alternativ­e ha messo sul tavolo nel suo dialogo col prefetto?». Per i consiglier­i del Pd, il rischio è che «il tema diventi solo fertile terreno per uno scontro elettorale, come stava per accadere, e in parte è accaduto, con il caso dell’ostello della gioventù. È sbagliata l’equazione profugo uguale delinquent­e ma non bisogna nemmeno sottovalut­are le criticità della zona. Anche per questo abbiamo chiesto la commission­e consiliare: l’inseriment­o dei profughi funziona se è il più possibile trasparent­e e condiviso dagli abitanti».

Tosato (Lega) Nonostante la pioggia c’è stata la partecipaz­ione della cittadinan­za

Valpiana La stragrande maggioranz­a dei sanzenati non hanno sottoscrit­to la petizione

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In via Pontida Lo stabile dove la prefettura allestirà un centro per l’accoglienz­a

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