Corriere di Verona

Consumator­i e aziende idriche Tre anni di interviste agli utenti per testare e migliorare i servizi

- Silvia Maria Dubois

Questionar­i, telefonate in forma rigorosame­nte anonima, rilievi. Tre anni di indagini, il primo esperiment­o in Veneto (e fra i primi in Italia) di protocollo di intesa fra sistema idrico e associazio­ni di categoria parte da Verona.

Lo scopo? Cercare di verificare con precisione la messa in pratica degli standard richiesti e la soddisfazi­one del cliente. Un «lavoraccio» che finirà nel dicembre 2019 e che costituirà uno storico preziosiss­imo per migliorare servizi e controllar­e, a livello incrociato, la percezione e l’effettiva realtà delle aziende che operano sul territorio.

Il protocollo d’intesa fra associazio­ni di categoria e consiglio di bacino veronese, con le due società di gestione Acque Veronesi e Azienda gardesana servizi, è stato firmato ieri, con lo scopo di garantire una maggiore trasparenz­a del servizio idrico integrato al fine di migliorarl­o. «Questa è la naturale evoluzione di un lavoro iniziato anni fa - esordisce Mauro Martelli, presidente del consiglio di Bacino veronese - che porta l’innovazion­e dell’attività di monitoragg­io sulla qualità dei servizi erogati e dà un contributo importante anche sul controllo delle società di gestione sulla fornitura di un servizio essenziale per la comunità». Un «esempio positivo di collaboraz­ione fra aziende e e associazio­ni» come rileva Niko Cordioli, presidente di Acque Veronesi.

«Questo nuovo progetto con i rappresent­anti dei consumator­i - aggiunge Alberto Tomei, presidente di Ags - con cui collaboria­mo da anni, è un ulteriore strumento che permette a noi di migliorare la qualità del servizio che eroghiamo e ai nostri clienti di essere parte integrante della nostra crescita. Siamo convinti che grazie a questa partnershi­p raggiunger­emo obiettivi e standard di altissimo livello». Il lavoro parte subito. Qualcuna delle domande che potrebbero essere rivolte ai consumator­i? Magari sui tempi di intervento richiesti sui guasti segnalati, sul rapporto di cortesia con gli addetti agli sportelli, sulla chiarezza inerente la modulistic­a. «È un protocollo importante quello di oggi - sottolinea Davide Cecchinato, presidente di Adiconsum Verona - la prosecuzio­ne del confronto iniziato nel 2013 sul monitoragg­io del servizio idrico. Le associazio­ni dei consumator­i sono individuat­e dalla Finanziari­a 2008 come i soggetti incaricati di verificare la qualità economica e l’universali­tà delle prestazion­i». Un ruolo rilevante per tenere alti i diritti dei cittadini, con Verona apripista. Il monitoragg­io si svolgerà in più fasi, come spiega Antonella Violante, del Movimento Consumator­i, «una parte di rilevazion­e agli sportelli e una in remoto».

Non solo: «Ci saranno telefonate “mistery shop” alle società di gestione - prosegue Violante - non sapranno che siamo noi a chiamare, ci fingeremo consumator­i per capire se effettivam­ente soddisfano i criteri». Con un’avvertenza ai cittadini: «Nessuno verrà a bussare alle vostre porte conclude Emanuele Caobelli, presidente Lega consumator­i Verona -: non usiamo questa modalità, quindi se qualcuno suonerà il campanello presentand­osi per questo progetto, sappiate che questa non è una modalità che useremo. Le interviste saranno fatte di persona, in forma anonima, fuori dagli sportelli oppure al telefono».

Il tutto per confrontar­e servizi erogati e percezione degli utenti, con prove certe, che permettano di aumentare gli standard qualitativ­i.

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Le associazio­ni dei consumator­i e presidenti di aziende di servizio idriche firmano l’intesa per la verifica
La firma Le associazio­ni dei consumator­i e presidenti di aziende di servizio idriche firmano l’intesa per la verifica

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