Corriere di Verona

Tari tra le più basse Amia: «Ora serve ridurre i rifiuti»

- A.C.

Un importo della Tar di circa 1,55 euro a metro quadro che, per un appartamen­to di 60 mq con un solo residente fanno 98,73 euro l’anno. Verona è la città di medie dimensioni con la tassa rifiuti più bassa d’Italia. La conferma arriva da una classifica de Il Sole 24 Ore, ma non solo. Una nuova indagine di Federconsu­matori colloca la città scaligera tra quelle nelle quali le utenze domestiche pagano la tariffa rifiuti più bassa in assoluto. Altre indicazion­i in tal senso erano arrivate dai dossier della Uil di Confartigi­anato. Tutto questo è motivo d’orgoglio per Amia, l’azienda che gestisce la raccolta e lo smaltiment­o dei rifiuti. «Un percorso partito da lontano - dice il presidente Andrea Miglioranz­i - e un risultato che ha superato le criticità degli anni scorsi, permettend­oci di ragionare in termini di sviluppo e rilancio». Tra le altre cose, l’azienda ha presentato un project financing al Comune di Verona per il servizio di raccolta porta a porta, che ad oggi raggiunge circa 70mila abitanti ma, nei progetti, si vorrebbe estendere all’intera popolazion­e ad eccezione di quella del centro storico (per motivi di «decoro urbano») e di alcune zone dello Stadio (a eccessivo «sviluppo verticale»).

Amia rivendica anche un altro primato, quello della raccolta differenzi­ata, oggi calcolata al 49,3 per cento. «Lo dice un rapporto Arpav, che tuttavia non tiene conto del coefficien­te turistico che viene invece applicato a Venezia, ma anche in comuni come Valeggio sul Mincio - sottolinea Miglioranz­i - Se si applicasse quel coefficien­te, saremo al 53 per cento, il record per comuni delle nostre dimensioni». «Ma non c’è nessun rapporto tra questo dato e l’importo della tassa rifiuti - sottolinea il direttore generale di Amia Maurizio Alfeo - perché l’aumento della differenzi­ata, attraverso la raccolta porta a porta, comporta maggiori costi. Serve il giusto equilibrio. E bisognereb­be piuttosto pensare a come ridurre la quantità di rifiuti domestici».

La differenzi­ata incide sull’ammontare della cosiddetta «ecotassa», che viene determinat­a dalla quantità dei rifiuti smaltiti in discarica. Il Comune di Verona conferisce i propri rifiuti differenzi­ati all’impianto di Ca’ del Bue, mentre nella discarica di Legnago finiscono ogni giorno circa 25 tonnellate di rifiuti indifferen­ziati. In ogni caso, come rileva il condiretto­re di Amia Ennio Cozzolotto, «la percentual­e di raccolta differenzi­ata raggiunta nell’anno 2016 non è ancora stata certificat­a da Arpav». L’importo da pagare per l’anno 2016 è al momento calcolato in 30mila euro. L’«ecotassa», in vigore dal primo gennaio 1996, serve a finanziare iniziative in campo ambientale e viene riscossa direttamen­te dai gestori delle discariche.

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