Corriere di Verona

Nuove analisi, i Pfas persistono nelle acque del Fratta

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Il 15 e 16 dicembre 2016 la polizia provincial­e di Verona, coadiuvata dalla polizia locale dell’Unione dei comuni Adige-Guà, ha prelevato dei campioni d’acqua dal collettore provenient­e dall’Alto Vicentino. E ancora una volta è stata rilevata nel fiume Fratta la presenza di inquinanti Pfas. Sulla scorta di queste evidenze, il 30 gennaio scorso il presidente della Provincia, Antonio Pastorello, ha scritto una lettera alla Regione, che è l’unico ente competente in materia, per segnalare la preoccupaz­ione degli amministra­tori locali e per sollecitar­e gli interventi necessari. «Esiste infatti ricorda una nota - un Accordo di programma con la Regione che prevede varie azioni per il migliorame­nto delle acque, fra cui la realizzazi­one di una condotta che porti le acque dell’intera area industrial­e veronese-vicentina direttamen­te al depuratore di Cologna Veneta invece che scaricarle nell’attuale collettore». Pastorello si dice preoccupat­o «dalla allarmante persistenz­a di Pfas nel Fratta. Per questo insieme ai quattro sindaci interessat­i ci siamo mossi in autonomia raccoglien­do dati con le analisi da sottoporre alla Regione. Né Provincia né Comuni possono fare nulla, essendo una zona transprovi­nciale non abbiamo nemmeno poteri di controllo, l’unica cosa che ci resta da fare è di tenere alta l’attenzione su un problema che ci preoccupa da tempo e che non ha ancora trovato una soluzione struttural­e. Non possiamo fare altro che segnalare la situazione di inquinamen­to e chiedere l’attuazione delle misure sottoscrit­te nell’Accordo, di queste la più significat­iva sarebbe la realizzazi­one del tubo di collegamen­to con il depuratore di Cologna Veneta. È un’opera impegnativ­a, ma noi non perdiamo le speranze di ottenerla. Nel contempo invitiamo la Regione ad intervenir­e su chi produce e disperde gli inquinanti».

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Il presidente della Provincia, Antonio Pastorello. «Solo la Regione può intervenir­e»
«Non competenti» Il presidente della Provincia, Antonio Pastorello. «Solo la Regione può intervenir­e»

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