Droga, imprenditore nei guai
Indagato in concorso per i 1.750 kg di marijuana. In carcere anche una donna
Quasi due tonnellate di marijuana sotto un carico di arance: nuovi particolari sul sequestro record di droga effettuato dalla polizia a Buttapietra lo scorso fine settimana. In carcere sono finiti tre serbi e ora si scopre che il quarto indagato a piede libero, l’unico italiano, le cui iniziali sono F. N., è il titolare di un’azienda di trasporti veronese. Si tratta del datore di lavoro di uno dei tre serbi e, al momento, non è ancora stato accertato se fosse o meno a conoscenza del reale contenuto di quell’apparente carico di agrumi dalla Calabria. I tre hanno percorso l’intera rete autostradale della penisola, poi sono usciti al casello di Nogarole Rocca e sono stati arrestati in flagrante in un piazzale di proprietà della ditta di trasporti di F. N., ora indagato in concorso dal pm Gennaro Ottaviano. E sempre nel corso del weekend , gli uomini della Polfer hanno messo le manette ai polsi di Soraya Farah, 37enne algerina trovata in possesso di 12 chili di hashish.
Ieri la donna, difesa dall’avvocato De Pascalis, si è avvalsa della facoltà di non rispondere davanti al gip Livia Magri che l’ha lasciata in cella. Non è la prima volta che alla stazione di Porta Nuova finiscono in manette dei corrieri della droga. I controlli quindi sono numerosi e, quando possibile, vedono anche la partecipazione delle unità cinofile chieste in ausilio alla polizia penitenziaria o alla guardia di finanza. Così, intorno alle 20 di domenica, gli agenti hanno notato la donna straniera, decidendo di eseguire un controllo che ha subito dato i suoi frutti: all’interno del suo baglio infatti sono stato trovati due pacchi contenenti 20 tavolette di hashish, per un peso complessivo di circa 12 chili. La 37enne, su disposizione del pm di turno, è stata quindi condotta nella casa circondariale di Montorio.