«Siamo carabinieri» E aggrediscono in strada una donna in moto
In sella alle loro bici avrebbero effettuato una serie di «manovre» pericolose rischiando di costituire un ostacolo per gli altri mezzi in transito. Redarguiti da una donna in moto, prima si erano spacciati falsamente con lei come dei carabinieri in borghese e poi l’avrebbero bloccata, strattonata e colpita ripetutamente sul casco finché era arrivato sul posto un conoscente della vittima. E non è ancora finita perché, stando alla ricostruzione dell’accusa, i due ciclisti l’avrebbero denunciata l’indomani per lesioni raccontando falsamente ai carabinieri della stazione di Villafranca di essere stati colpiti dalla donna con un calcio e sporgendo dunque querela contro di lei pur sapendola innocente. Ieri mattina, per Corrado Donati e Stefano Miglioranzi, è scoccata l’ora della sentenza: dall’udienza preliminare che si è tenuta di fronte al giudice Raffaele Ferraro, al primo piano dell’ex Mastino, sono usciti con un patteggiamento. Difesi dall’avvocato Michela Celani, hanno infatti concordato con il pubblico ministero la pena di un anno a testa con la sospensione condizionale. Dovranno inoltre risarcire la vittima, tutelata in aula dall’avvocato Paolo Mastropasqua. Decisiva si è rivelata ai fini della conclusione dell vicenda la deposizione di altri testimoni oculari di quanto accaduto nel giugno 2015 su una strada di Sommacampagna. Il diverbio aveva preso il via da alcune manovre, pare pericolose, compiute dai due ciclisti che avevano quindi attirato le proteste della donna in moto. I due però non avevano affatto gradito i suoi rimproveri e così, oltre ad alzare le mani, l’avrebbero denunciata affermando falsamente che era stata lei a colpirli e che, in precedenza, aveva anche effettuato un sorpasso pericoloso con la sua moto rischiando di farli cadere. Ma nulla sarebbe poi risultato vero.