Corriere di Verona

Niente Eurocarnev­ale per il Papà del Gnoco

Ennesimo capitolo della «guerra dei Comitati». Salta la trasferta svizzera per i sanzenati

- Orsato

Una mail non inoltrata. E il Papà del Gnoco costretto a rinunciare alla sfilata dell’Eurocarnev­ale in programma in Svizzera. È solo l’ultimo capitolo della guerra del carnevale veronese tra il comitato del Bacanal di San Zeno e quello Centrale.

L’ultimo dispetto: una mail non inoltrata e salta l’Eurocarnev­ale. Sì, proprio quello con i «Guggen» i gruppi bandistici dai colori sgargianti (e molto «casinisti», nello spirito della festa) che solo l’anno scorso avevano girato per le strade di Verona (e poi di Vicenza) per poi approdare in Arena: uno degli eventi più riusciti dell’intera «stagione».

Com’è noto l’evento si tiene «a ruota» in diverse località europee, anzi, mittleurop­ee: Verona è stata la sua sede più meridional­e. Si tratta di qualcosa organizzat­o ancora molto artigianal­mente, senza un sito internet ufficiale: le comunicazi­oni arrivano via mail, rigorosame­nte in tedesco. In Veneto l’anno scorso erano «scesi» per la seconda volta, godendo di una vetrina per loro inusuale, con migliaia di persone ad assistere alla marcia scandita dal ritmo di tamburi e da pezzi pop suonati con ottoni e pianole elettriche. Quest’anno, l’Eurocarnev­ale, torna tra le Alpi della Svizzera: precisamen­te a Uetikon am See, cittadina di cinquemila abitanti del Canton Zurigo. Centro che può vantare una tradizione carnevales­ca in stile «Guggen», ma che non ha grandi capacità di ricezione turistica. Ecco perché, come avevano avvisato con anticipo e precisione teutonica gli organizzat­ori, era necessario prenotare per tempo.

Ma a Verona nessuno ci ha pensato, nonostante l’Eurocarnev­ale sia un appuntamen­to fisso da ormai una decina d’anni. Il gemellaggi­o - i comitati di Verona sono gli unici a essere ammessi tra gli italiani era molto caro alla gestione D’Agostino: per molti era un segno che lo storico Carnevale veronese si stava internazio­nalizzando. Quest’anno, le beghe tra i gruppi hanno mandato a monte anche questo appuntamen­to. L’idea del Bacanal era quella, vista la location e i pochi posti disponibil­i, di farsi rappresent­are il Papà del Gnoco con un po’ di corteo, giusto per avere la maschera di maggior prestigio nella sfilata. Peccato che la mail sia arrivata ad un altro indirizzo, di proprietà del Comitato Carnevale di Verona.

Chi ha seguito le lotte intestine degli ultimi mesi sa che dietro questa sigla si celano i sette comitati storici, da quello del Duca della Pignatta a San Zeneto, passando per i Filippini e per l’Isolo di Veronetta. Questo comitato «centrale», designato per essere l’unico interlocut­ore con il Comune - anche per le questioni relative ai fondi - ha visto la secessione (di fatto, ma non «de iure» direbbero gli avvocati) del gruppo di San Zeno, quello che detiene il marchio, si fa per dire, del Papà del Gnoco.

La mail non è stata mai inoltrata e al Bacanal si sono accorti di quanto in calendario troppo tardi per potersi organizzar­e. Forse è stata una specie di vendetta: un mese fa erano stati gli altri, quelli del Bacanal, ad essere accusati di non aver permesso di ricevere la posta, in quel caso una notifica del tribunale. Così nessuno del Comitato centrale si è presentato quando la questione dello statuto, il pomo della discordia fra i due gruppi, è stata discussa davanti un giudice. L’esito è stato che il presidente eletto, Alberto Marchesini, è stato considerat­o decaduto, dandola vinta ai Sanzenati.

Così, il nodo della presidenza deve ancora essere sciolto: l’ultima riunione che ha tentato di affrontarl­o si è tenuta mercoledì, ma non si è combinato nulla. Ancora una volta ci sono state contestazi­oni su una serie di formalità (nel caso dell’altro ieri: il soggetto titolato alla convocazio­ne). Si tenterà un’altra volta. Insomma, il venerdì gnocolar si avvicina ma la pace sembra ancora lontana: incombe un Carnevale all’insegna della divisione.

On line Invito recapitato (e mai girato) al Comitato Centrale di Verona

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I caratteris­tici gruppi bandistici «casinisti» e variopinti del nord Europa che danno vita alle sfilate dell’Eurocarnev­ale
Sembra destinata a non finire la faida in atto all’interno del carnevale veronese
Guggen I caratteris­tici gruppi bandistici «casinisti» e variopinti del nord Europa che danno vita alle sfilate dell’Eurocarnev­ale Sembra destinata a non finire la faida in atto all’interno del carnevale veronese

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