Senza Pazzini Pecchia pensa pure al «falso nueve»
Pazzini fuori per squalifica contro l’Avellino, Ganz non recupera. Rientra Souprayen
Stop con le «trasferte fai da te». L’ordine di Fabio Pecchia arriva da Peschiera del Garda.. Il tecnico gialloblù porta con sé una buona nuova (il pieno recupero di Samuel Souprayen) e una che buona non è, ma che era ampiamente prevista (Simoneandrea Ganz non ci sarà). Dice: «Fuori casa dobbiamo cambiare passo sotto ogni punto di vista. Non vincere ci pesa». I numeri sono lì a testimoniare quali e quante siano le traversie che l’Hellas ha affrontato da metà novembre in avanti lontano dal Bentegodi. I cinque schiaffi presi a Cittadella, il tonfo nella nebbia di Vicenza, la caduta nel vento di Latina. Soltanto a Carpi il Verona ha raccolto un punto, l’unico sui 12 disponibili in quattro partite esterne. Una miseria: «Al Partenio servirà una grande prestazione», sottolinea Pecchia. Che una settimana fa, dopo il 2-2 con il Benevento, era sbottato contro la direzione arbitrale, prendendosela con il signor Abisso per l’azzardato cartellino rosso mostrato a Giampaolo Pazzini e per un recupero ritenuto dall’allenatore dell’Hellas insufficiente: «Si è trattato di uno sfogo seguito ad altre situazioni che ci hanno penalizzato negli ultimi turni. La cosa è finita lì e ora pensiamo solamente all’Avellino». Nessuna dietrologia, dunque, e men che meno il tentativo di sfuggire alla constatazione di un Verona che da tempo non è più il rullo di inizio stagione. Ma Pecchia puntualizza: «Con la Salernitana la risposta è arrivata sul piano del gioco. Con il Benevento ho visto in campo grande carattere. Questo per dire che siamo sulla strada giusta per tornare a fare quello che sappiamo fare». Prima di aprire il sipario della partita di Avellino, c’è tuttavia da compilare il copione e inserire il nome dei protagonisti. E, se manca il prim’attore, ossia il Pazzo, è la scelta del sostituto a tenere incollati ai notes i suiveurs della compagnia dell’Hellas: «Gomez? Ha l’esperienza e le qualità per svolgere il ruolo di centravanti», spiega Pecchia. Che, però, rimette la carta nel mazzo con abilità dialettica: «Può farlo dall’inizio come a gara in corso». E se le quotazioni che escono da Peschiera continuano a indicare in Juanito il favorito per la posizione di vicePazzini, lo scenario non è ancora allestito e Pecchia chiarisce: «Deciderò domani (oggi, nda). Devo pensare a fondo alla soluzione da adottare, le possibilità che ci sono mi stuzzicano». L’idea, dunque, non è soltanto Gomez, ipotesi algoritmica al limite dell’ovvio. Occhio al cambio di assetto, occhio all’ipotesi di una maglia da titolare per Pierluigi Cappelluzzo, un«lungo» d’attacco di cui Pecchia sta aumentando progressivamente il minutaggio. Occhio a un Luppi perno offensivo e pure a Bessa centravanti arretrato o, per dirla secondo le mode più consolidate, «falso nueve». Gli exitpoll si chiuderanno stamattina, dopo l’ultima seduta di allenamento. Le urne saranno aperte al Partenio: «L’Avellino sta bene, attraversando un ottimo momento di forma e viene da una serie di risultati positivi», il monito di Pecchia. Che sa che quello di domani è un altro spartiacque. Dopo, in sequenza, ci saranno Spal e Frosinone. L’inverno dell’Hellas si fa sempre più caldo. Il Verona cerca la primavera in anticipo.