Corriere di Verona

Il sindaco: «Valuterò la fattibilit­à» Riello: «Sì, siamo disponibil­i» Mazzucco: «Noi sponsorizz­eremo»

- A.S.

Le reazioni alla proposta degli avvocati Lamberto Lambertini e Giovanni Maccagnani e dell’imprendito­re Giuseppe Manni sono arrivate in diretta. Attorno al tavolo, infatti, c’erano il rettore Nicola Sartor, il presidente di Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco, quello della Camera di Commercio Giuseppe Riello, il sindaco Flavio Tosi, gli ex componenti del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Arena Alberto Mion, Massimo Ferro e Guidalbert­o di Canossa. Oltre naturalmen­te al presidente di Veronafier­e Maurizio Danese, accompagna­to dal dg Giovanni Mantovani. «Come Camera di Commercio - dice Riello - siamo a disposizio­ne. Ci hanno tagliato i fondi, ma abbiamo ancora un discreto patrimonio. Sono attento a questa proposta, anche perché sono stanco - e mi rode parecchio - di dare soldi alla Fondazione Arena solo per tappare buchi di bilancio. E come se si continuass­e a chiudere le buche nelle strade senza pensare a una riasfaltat­ura in grado di sistemare definitiva­mente il problema».

Essendo il primo ad aver pensato alla soluzione Veronafier­e, non può che essere favorevole al progetto anche il presidente di Cariverona. «Premesso che non è nelle nostre regole statutarie occuparci delle fondazioni teatrali - dice Mazzucco - se c’è da investire in questo progetto lo faremo. Ad esempio, ho sentito parlare di sponsorizz­azioni legate a un’opera e io mi sento già di dire che potremmo garantire l’intero pacchetto di una rappresent­azione».

Prende tempo invece il sindaco Tosi. «Per quel che riguarda lo stato della Fondazione Arena - dice - mi rifaccio a quella che era stata l’ultima decisione del Consiglio di Indirizzo che, assumendos­i le proprie responsabi­lità, aveva chiesto di mettere in liquidazio­ne l’ente. Decisione, ci tengo a sottolinea­rlo, presa dal Consiglio di Indirizzo , ovvero da chi rappresent­ava il Comune ma anche la Camera di Commercio e il ministero. Poi c’è stata un’esasperant­e sindacaliz­zazione (ieri alcuni esponenti delle sigle erano davanti a Palazzo Canossa ndr) che ha portato a una decisione irrazional­e. È chiaro che così non si potrà andare avanti all’infinito».

Un attimo di pausa e poi Tosi prosegue: «Venendo al progetto appena presentato, devo dire che il Comune ha le responsabi­lità maggiori, in quanto proprietar­io del monumento, primo socio della Fiera e rappresent­ante della città. Pertanto mi riservo di valutare attentamen­te il progetto, specie per cercare di capire se è compatibil­e con la normativa vigente».

Il rettore Sartor guarda avanti e indica percorsi da seguire per cercare di riuscire a calamitare su Verona il maggior numero di turisti in ottica Festival estivo. «Chiunque sia il soggetto preposto a gestire questo progetto - dice - sarà importante partire da un dettagliat­o piano industrial­e che a sua volta non può prescinder­e da una visione internazio­naleche si concentri sui possibili flussi da attrarre. In questo progetto andrebbe coinvolto anche l’Aeroporto, che può svolgere un ruolo significat­ivo. E soprattutt­o, si deve scegliere una persona ad hoc, profondo conoscitor­e del mercato culturale, che possa aiutarci a inquadrare il Festival estivo in questo nuovo contesto».

Chiude Guidalbert­o di Canossa, che senza entrare nel merito della proposta (lui è anche vicepresid­ente di Veronafier­e) parla di una sua idea che «non si discostava dalla Fondazione Arena di adesso, con una nuova Fondazione con struttura pubblica e soci privati». Aggiungend­o poi che «anche adesso, se fosse gestita in maniera più elastica, la Fondazione produrrebb­e utili per sostenere la stagione invernale».

Riello Stanco di tappare i buchi dell’Arena Tosi Per me l’Arena andava liquidata Mazzucco Faremo la nostra parte come sponsor

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