Corriere di Verona

Sos magistrati precari l’allarme del procurator­e «C’è il rischio paralisi»

- La. Ted.

Sos toghe precarie all’ex Mastino. «Anche la procura di Verona rischia la paralisi senza magistrati onorari»: si unisce la voce del procurator­e reggente scaligero, Angela Barbaglio, al coro d’allarme dei colleghi dell’intera penisola.

Spicca anche il suo nome, infatti, tra quelli della novantina di procurator­i di tutta Italia che hanno già firmato la lettera-appello rivolta sia al ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che al vicepresid­ente del Csm, Giovanni Legnini: «Chiediamo loro un’audizione urgente in vista dei futuri provvedime­nti sulla magistratu­ra onoraria». E tutto questo perché si tratta di «una componente rilevante degli assetti delle procure e senza di loro ci sarebbero notevoli difficoltà nel far fronte ai nostri compiti». A Verona, ormai da mesi, la situazione organico è largamente lacunosa: «Rispetto alle previsioni della pianta organica mancano magistrati a fronte invece di un indubbio aumento delle notizie di reato pervenute e già costituisc­e un successo - secondo la dottoressa Barbaglio - il risultato dell’attività svolta, successo frutto solo del collettivo impegno profuso dal personale dei magistrati e non magistrati a sostegno della dignità della funzione e dell’istituzion­e».

Basti solo pensare che, dalle cifre contenute nel bilancio scaligero del 2016, si evince che complessiv­amente sulla procura sono piovute qualcosa come 37.177 denunce, 5.200 in più dei dodici mesi precedenti. Una valanga «in più del passato». Di qui le «gravissime ripercussi­oni anche sulla produttivi­tà degli uffici inquirenti e giudicanti anche di Verona» nel caso di un’ulteriore precarizza­zione dei magistrati onorari, un esercito di lavoratori che reggono letteralme­nte il sistema della giustizia.

«Andremmo incontro a gravissime difficoltà se venisse attuata la riforma così com’è prospettat­a» si legge nella lettera-appello partita dal capo della procura torinese Arnaldo Spataro e sottoscrit­ta anche dala collega veronese: «Pagamenti simil-vaucher e riduzione dell’impegno a una giornata di lavoro a settimana: così dovrebbe trasformar­si il loro lavoro». Solo a Verona, i magistrati onorari si stanno occupando attualment­e di circa i due terzi dei processo in corso di fronte ai giudici monocratic­i, direttissi­me comprese: «Se Roma non ci darà ascolto - avvertono le toghe scaligere parteciper­emo anche noi allo sciopero dalle udienze in ballo tra il 20 e il 25 febbraio».

Il rischio è di una paralisi dei processi.E al ministero? La lettera - appello dalle procure, Verona compresa, è arrivata in via Arenula 48 ore fa e ieri,con una nota del dicastero, si annuncia un incontro per «mercoledì 15 febbraio che sarà utile a individuar­e soluzioni da prospettar­e al Consiglio Superiore della Magistratu­ra e al Consiglio di Stato». Basterà?

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