Corriere di Verona

Autonomia, vertice Pd. Rubinato: decidano i militanti

- Ma. Bo.

Summit ieri pomeriggio, al «Nazareno» di Padova, tra i consiglier­i regionali, i parlamenta­ri e i rappresent­anti del governo (per il sottosegre­tario Gianclaudi­o Bressa era presente l’ex sindaco di Padova Ivo Rossi) del Pd, con i candidati alla segreteria Alessandro Bisato e Giovanni Tonella, sul tema dell’autonomia. L’incontro, chiesto dal capogruppo a Palazzo Ferro Fini Stefano Fracasso, è servito a mettere un po’ d’ordine sulla (finora piuttosto confusa) strategia che il partito adotterà sulla questione, a cominciare dal referendum. «Dato l’esito scontato della consultazi­one - dice Fracasso - a noi interessa discutere già “dal giorno prima” di quel che accadrà “il giorno dopo” e cioè l’avvio del negoziato col governo. È questa la strada più concreta per ottenere dallo Stato più competenze e più risorse ed è su questo che ci concentrer­emo, avanzando proposte e ipotesi di lavoro che vadano oltre gli slogan». Non è dato sapere, al momento, se nasceranno i «comitati dem per il Sì» né se il Pd inviterà i suoi iscritti a partecipar­e al referendum. Il partito, infatti, resta stretto tra l’urgenza di uscire dall’angolo in cui l’hanno cacciato la Lega e Zaia e la necessità di non dare l’impression­e di accodarsi all’avversario. Chi invece non ha mai avuto paura di schierarsi al fianco del governator­e su questo tema è la senatrice Simonetta Rubinato, protagonis­ta ieri di una proposta destinata a mettere ancor più in difficoltà il suo partito («Ma non si è presentata alla riunione di Padova» fanno notare maliziosi i colleghi). Sfruttando una possibilit­à prevista dallo statuto del Pd Veneto, Rubinato chiede a Bisato e Tonella di abbinare alla consultazi­one congressua­le del 19 marzo un referendum per chiedere agli iscritti e agli elettori delle primarie quale linea politica tenere rispetto al referendum. Un’iniziativa che, a detta della senatrice, permettere­bbe di mobilitare la base e di schiodare il Pd dalla «posizione conservatr­ice e lontana dal sentire dei veneti» adottata fino ad ora, sostenendo che «il referendum è inutile e dispendios­o». Si vedrà come rispondera­nno Tonella e Bisato.

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