Catullo, il Masterplan passa l’esame Via «In autunno gara per il nuovo terminal»
Un altro importante passo avanti per il «nuovo» Catullo. La commissione nazionale Via, ieri in seduta plenaria, ha dato l’approvazione al Masterplan dell’aeroporto veronese fino al 2030 che prevede, nella versione più aggiornata, investimenti per 133,6 milioni articolati in tre fasi. Parliamo di opere viarie, di parcheggio multipiano, della nuova caserma dei vigili del fuoco, di interventi sulle piste, ma soprattutto dell’atteso rifacimento dell’aerostazione.
Il Masterplan, che vedeva come professionista istruttore l’architetto veneto Bortolo Mainardi, ha ottenuto l’autorizzazione ambientale con prescrizioni, come sempre capita. Sono sei, in realtà non molte considerata la media italiana (per il piano sullo scalo di Firenze ne sono state imposte una sessantina). Sarà comunque obbligo per la società di gestione trovare un accordo con i soggetti istituzionali locali per la messa in pratica di tutte le mitigazioni ambientali previste.
Il presidente del Catullo, Paolo Arena, accoglie ovviamente la notizia con soddisfazione: «È un successo molto importante. Ci aspettavamo tempi più lunghi, di fatto la Via arriva con quattro mesi di anticipo e questo non può che favorire il percorso per la nuova aerostazione (che impegnerà da sola 43 milioni, ndr) e in genere per i nostri investimenti». Il progetto esecutivo dell’air terminal, assegnato alla veronese Technital, è in via di elaborazione. La speranza è che si arrivi a bandire la gara per la realizzazione in autunno. Difficile, in ogni caso, che i lavori scattino prima del 2018.
L’ok della Via è un ulteriore progresso per il Catullo dell’era Save (attualmente socio al 40%), il cui presidente Enrico Marchi non fa mistero di voler diventare azionista pressoché unico. «Il nostro gruppo potrebbe salire all’80-90% della compagine veronese, vogliamo seguire l’esempio di Treviso», ha dichiarato a più riprese. «Questo nuovo passaggio può favorire il disegno di Marchi? Bisogna chiedere ai soci attuali e non al presidente», glissa Arena, che intanto incassa un andamento positivo del traffico a Verona anche nel primissimo scorcio del 2017 (gennaio e prima settimana di febbraio) rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Dopo anni bui con cali continui, il 2016 si è chiuso a quota 2,8 milioni di passeggeri, in crescita dell’8,4% grazie alla nuova base di Volotea e ai voli Ryanair, che saranno rinforzati nei prossimi mesi con tre nuove rotte verso la Germania. Lo sviluppo a lungo termine, indicato nello stesso Masterplan, punta a 5,5 milioni di passeggeri al traguardo del 2030.