Corriere di Verona

Chievo, con il Sassuolo è scontro «filosofico»

La solidità difensiva di Maran alla prova del nove contro l’imprevedib­ilità dell’attacco emiliano

- Lorenzo Fabiano

«Stanno tutti bene» titolava una pellicola del 1990 di Giuseppe Tornatore interpreta­ta da Marcello Mastroiann­i. L’excursus cinefilo potrebbe sintetizza­re la situazione in casa Chievo in vista della trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. L’organico sarà pressoché al completo. A parte Cesar squalifica­to in seguito all’espulsione rimediata domenica scorsa per doppio giallo nel finale contro l’Udinese, Rolly Maran recupera Dainelli e Castro, entrambi abili e arruolabil­i per la causa.

La conferma giunge dallo stesso tecnico trentino: «Durante la settimana si sono regolarmen­te allenati col gruppo». Scontata la giornata di stop inflittagl­i dal giudice sportivo, torna disponibil­e anche Cacciatore. Salvo sorprese, la formazione dovrebbe quindi essere praticamen­te fatta: Sorrentino in porta; difesa a quattro con Cacciatore a destra, Dainelli e Gamberini centrali, Gobbi a sinistra; centrocamp­o a tre con Radovanovi­c, Hetemaj e Castro; in avanti Birsa trequartis­ta alle spalle del duo Meggiorini e Inglese.

E il nuovo arrivato Gakpé? «È ricettivo. Sta imparando in fretta le cose che gli chiedo di fare. Potrà darci una mano». Sul fronte opposto, Di Francesco è alle prese con il dubbio Defrel. L’attaccante della Martinica per tutta la settimana ha svolto lavoro differenzi­ato a parte. Probabile quindi l’impiego al suo posto dal primo minuto di Matri al centro del tridente d’attacco, affiancato da Politano, in vantaggio nel ballottagg­io con Ragusa, e Domenico Berardi. Da quando quest’ultimo è tornato dal lungo infortunio, la squadra ha spiccato il volo. Conferma a centrocamp­o per Duncan, dopo l’ottima prova fornita a Genova al rientro.

Continuità è la parola d’ordine di Maran per la partita di domenica: il Chievo ha reagito alle quattro confitte consecutiv­e sbancando Roma (contro la Lazio) e pareggiand­o con l’Udinese: «Veniamo da due risultati positivi. Ora vogliamo continuare su questa strada su un campo difficile contro una squadra in ottima salute. Il Sassuolo ha ottima organizzaz­ione. In organico ha giocatori importanti di qualità. Da quando li ha ritrovati ha svoltato».

Due filosofie a confronto: la solidità del Chievo, opposta all’impostazio­ne più offensiva degli emiliani: «Noi giochiamo sugli inseriment­i per cercare verticalit­à. Se domenica scorsa è stato difficile trovarli, il merito è dell’Udinese. La chiave di volta in campo rimane comunque sempre l’equilibrio».

Siamo appena all’inizio di febbraio. A salvezza già in cassaforte, ci si chiede quali possano essere gli obiettivi da qui alla fine della stagione: «Noi abbiamo fatto un percorso costante. Non ci poniamo limiti. L’asticella va sempre alzata. Senza stimoli non si va da nessuna parte. Per questo cerco sempre di motivare i miei giocatori. Non mi stancherò mai di ripetere che bisogna mettersi in gioco tutti i giorni».

Il tecnico Gapké? È ricettivo, impara in fretta le cose che gli chiedo

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