Corriere di Verona

Avellino, assalto ultrà a Setti e Toni Accuse ai vigili: hanno lasciato fare

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Un blitz all’improvviso sulla via verso il Partenio. E l’auto del presidente dell’Hellas Setti (che viaggiava con Toni, il dirigente Barresti e l’autista) si è ritrovata in mezzo a un gruppo di ultrà dell’Avellino che ha iniziato a sferrare calci, rompendo un finestrino. Tutti illesi, ma tanta paura. Toni: «I vigili si sono girati dall’altra parte». Il sindaco Tosi chiede al collega di Avellino di denunciarl­i. Replica il comandante: «Accuse infondate». Indaga la Digos.

Così no. Fabio Pecchia non può accettare una sconfitta come quella che il Verona subisce ad Avellino: «La nostra è stata una prestazion­e non degna delle nostre qualità, né della maglia che indossiamo», dice il tecnico dell’Hellas. Rabbuiato, non cerca nemmeno il minimo alibi alla prova gialloblù al Partenio, Pecchia. Continua: «La nostra è stata una brutta partita, niente a che vedere con quanto avevamo espresso con la Salernitan­a e il Benevento. Fuori casa il nostro rendimento è del tutto diverso. Ci vuole carattere per prendere punti e fare risultati». Sulla vetta perduta, con il Frosinone che ha scavalcato il Verona, Pecchia osserva: «Siamo stati primi da ottobre, e mi piace essere in alto. Ma ora non lo siamo più, e questo perché c’è chi sta facendo meglio di noi. Stiamo sbagliando troppo». Le parole dell’allenatore dell’Hellas rimbalzano in quelle pronunciat­e da Eros Pisano: «Non siamo stati all’altezza del valore del Verona», commenta il difensore. Che prosegue: «Dobbiamo cambiare rotta al più presto. La delusione, da parte nostra, è grande, e grande è il dispiacere per i nostri tifosi». Poi: «Spero di poterli ripagare già dal prossimo turno, dalla gara con la Spal. Non possiamo essere quelli che si sono visti con l’Avellino». (m.f.)

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Violenza L’auto di Setti danneggiat­a dagli ultrà

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