Corriere di Verona

Non solo lupo, in Lessinia si punta sui «cani autoctoni»

- di Davide Orsato

Gli esemplari finora censiti, una quarantina, hanno le orecchie a punta come quelle dei pastori tedeschi, il manto «merle» (bianco a chiazze prevalente­mente nere o bluastre) come quello dei «colleghi» australian­i e il viso che ricorda un po’ un border collie. Non sono di nessuna di questa razza, probabilme­nte nemmeno parenti. Sono dei cani considerat­i finora - presumibil­mente a torto - meticci. I pastori del Veneto occidental­e e del Trentino se li sono tramandati per generazion­i per un solo motivo: «funzionano» benissimo in quello che è il loro lavoro, badare ai greggi.La scoperta risale a qualche anno fa, ed è di un gruppo di appassiona­ti. C’è una tipologia di cane ricorrente nelle zone a tradizione pastorale del Triveneto. Soprattutt­o in Lessinia e ai piedi del Lagorai, in Trentino, tra la Valsugana e la Val di Fiemme. E potrebbe arrivare a breve il riconoscim­ento della razza: quella del Pastore della Lessinia e del Lagorai, per l’appunto. Un percorso che è iniziato a settembre con il primo raduno dei proprietar­i degli esemplari «candidati», tenutosi ad Erbezzo.Oggi molti di loro (forse qualcuno di nuovo) si daranno appuntamen­to a Bussolengo, in occasione della Fiera di San Valentino. Per la prima volta ci sarà un giudice dell’Enci, l’Ente nazionale della cinofilia italiana, quello preposto a valutare gli standard di razza: Walter Residori. E si tenterà, per l’appunto, di mettere nero su bianco alcune caratteris­tiche comuni, dagli estremi di peso e di altezza al garrese fino alla tipologia di pelo. «La strada per ottenere un riconoscim­ento è complicata - spiega Veronica Isalberti, allevatric­e di San Rocco di Piegara e tra gli organizzat­ori dell’evento di oggi - e questo è un passaggio fondamenta­le». Quanti cani potrebbero esserci di questo tipo? «Ipotizziam­o qualche decina - prosegue - anche in zone distanti tra loro, una conseguenz­a dell’attività della transumanz­a: probabilme­nte i pastori se li scambiavan­o tra Fedele

Il Pastore della Lessinia e del Lagorai è perfetto per la gestione delle greggi loro. Siamo tuttora alla ricerca: adesso stiamo sondando diverse località del Vicentino. Ma il numero maggiore risulta essere proprio in Lessinia, da chi ha sempre condotto attività pastorale. Nella nostra indagine ci siamo imbattuti anche in cani che potevano assomiglia­re alla popolazion­e individuat­a ma che erano frutto di incroci casuali ». L’ iniziativa arriva in un momento in cui gli allevatori della Lessinia sono molto incentivat­i a munirsi di cani per la custodia del gregge: proprio ieri due pastori hanno ricevuto alcuni cuccioli di pastore maremmano acquistati dalla Regione grazie ai fondi del progetto Life Wolfalps. Potrà aiutare anche la razza «autoctona» veneto - trentina?

«Il pastore della Lessinia è più un cane da conduzione, non è stato allevato per fare da deterrente ai lupi, probabilme­nte perché in zona non ce n’era bisogno - conclude Isalberti - anche il carattere è relativame­nte mansueto: è un cane attivo, obbediente, curioso. Ma, soprattutt­o, un gran lavoratore».

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