Il Chievo cerca punti col Sassuolo
Il pragmatismo dei gialloblù contro i palleggiatori neroverdi. Inglese dall’inizio
Il Chievo gioca oggi pomeriggio a Reggio Emilia contro il Sassuolo. La squadra di Maran, prova dell’infortunato Pellissier e dello squalificato Cesar, cerca punti contro la formazione di De Francesco. Le due compagini sono «tranquille».
All’andata fu 2-1 per il Chievo al termine di una prestazione impeccabile in cui la squadra di Rolando Maran diede sfoggio di concretezza. Si decise tutto nel primo tempo: al gran gol di Rigoni rispose Defrel, approfittando di un alleggerimento errato di Hetemaj; un colpo di testa di Castro firmò la vittoria.
Quella partita fu la perfetta sintesi dell’idea di calcio del tecnico trentino: chiusura degli spazi, poco possesso, e una rapida manovra articolata verso la profondità. I neroverdi di Eusebio Di Francesco pagarono una prova piuttosto opaca, fatta di sterile gestione della palla e poca incisività.
In vista del retour match di oggi proviamo a ragionare sui numeri: stando alle cifre, il Chievo è una delle squadre che più corrono nel nostro campionato. Solo Napoli, Juventus, e Udinese, macinano più chilometri. Il Sassuolo sta un po’ più indietro, alla spalle di Fiorentina e Lazio.
Se guardiamo al possesso palla, la banda Maran è invece davanti solo al Crotone. Di più fa certamente il Sassuolo che si avvicina alla media del campionato. I ventinove punti in classifica della premiata ditta Pellissier &.C, sono quindi frutto di un football, miscela di pochi solisti e molto collettivo, che si traduce in un accorto lavoro di contenimento e la ricerca della verticalità attraverso rapidi scambi palla a terra e violente accelerazioni. Queste sono del resto le armi con le quali Maran impartì una lezione di geometrico pragmatismo a Di Francesco nella gara di andata.
La difesa gialloblù tutto sommato regge. Dei trenta gol subiti, ricordiamo che più di un terzo sono stati incassati nelle quattro partite perse di fila con Roma (3), Atalanta (4), Inter (3), e Fiorentina (3).
Dove invece i gialloblù della Diga devono assolutamente crescere è in fase offensiva, ahinoi questione trita e ritrita. Ventidue gol sono pochini: meno ne hanno sin qua fatti solo le tre pericolanti alle quali fa compagnia l’Empoli. Tendenza confermata anche dai tiri in porta: peggio infatti fanno solo il Palermo e i toscani di Martusciello. La difesa del Sassuolo ha incassato sette reti in più del Chievo.
Tuttavia, pur privi a lungo del gioiello Berardi, gli emiliani sono sinora andati a segno dieci volte in più, forti di un reparto d’attacco di assoluta qualità. Dalla ripresa dopo la sosta natalizia, l’equipaggio di Di Francesco naviga a vele spiegate: dieci punti in cinque partite al pari di Atalanta e Fiorentina è passo da Europa League. Il Chievo si è rialzato dopo quattro sconfitte consecutive vincendo a Roma con la Lazio e portando in cascina un punticino con l’Udinese.
L’effervescenza accademica dei padroni di casa opposta alla solidità operaia degli ospiti. «Il Chievo è squadra difficilissima da affrontare, brava a difendersi e abile a ripartire in verticale. Noi ce la metteremo tutta per dare continuità a ciò che stiamo facendo. Recuperando giocatori e condizione, i risultati ci aiutano anche dal punto di vista psicologico. Chiaro che proveremo a fare la miglior partita possibile». Così si è espresso ieri Di Francesco nella conferenza stampa della vigilia. I confronti a Reggio Emilia sono in parità: un pareggio e una vittoria ciascuno. Il Chievo riuscì a sbancare il Mapei l’8 dicembre del 2013: fu allora Cyril Thereau a piazzare nella nebbia la zampata vincente. Chissà che la storia non possa ripetersi. Per quel che riguarda la formazione, rientrano dall’inizio Cacciatore, Dainelli e Castro. In attacco, out Pellissier, ci sarà Inglese al fianco di Meggiorini.