Corriere di Verona

«È un buon inizio ma il decreto va irrobustit­o»

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«Un passo importante nella linea che avevamo tracciato l’anno scorso come sindaci metropolit­ani con il ministro Alfano, è la strada giusta ma bisogna irrobustir­la», dice Luigi Brugnaro. Il sindaco di Venezia continua ad avere in testa le celle di sicurezza, considerat­e fondamenta­li per convincere i «balordi» a rispettare la città. «Può essere prevista anche una sanzione alta, ma se poi non pagano siamo sempre alle solite», sottolinea. Ecco perché continua ad insistere sul disegno di legge che la settimana scorsa ha presentato alla Camera assieme al parlamenta­re di Area Popolare Andrea Causin e al capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta. Ubriachi, spacciator­i, imbrattato­ri, mendicanti e abusivi, la sfida è lanciata. «Chi si comporta male va punito, lo si prende e lo si porta in cella di sicurezza per una, due, tre, dieci notti, e quando esce paga una cauzione di 500 euro. Vedrete che in questo modo non lo farà più, o comunque ci penserà due volte prima di farlo». La proposta di legge targata Causin-Brugnaro non è alternativ­a al decreto legge sulla sicurezza urbana del ministro Marco Minniti, spiega il sindaco, «adesso va rinforzato per rendere ancora più chiaro il rispetto delle regole». «Le violenze anche piccole vanno punite — precisa il sindaco — comunque bene il governo che ha cominciato a fare qualcosa, la gente deve sentire che lo Stato c’è, e noi lo incalzerem­o per fare di più perché borseggi, degrado urbano, ubriachezz­a molesta, gesti che vanno contro il decoro sono reati veri e propri di fronte ai quali serve una giustizia giusta, veloce ed efficace. I micro reati condiziona­no negativame­nte la qualità della vita delle persone». ( f. b.)

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Sindaco Brugnaro continua a sostenere la necessità della cella comunale come deterrente

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