Corriere di Verona

Nuove acciaierie, il Pd: attenzione anche ai cittadini

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«Non si tratta di ostacolare o rallentare un importante intervento economico, ma sempliceme­nte di affrontare e risolvere problemati­che che richiedono i giusti correttivi». All’indomani dell’annuncio del masterplan da 100milioni varato dal Gruppo Pittini per le acciaierie di lungadige Galtarossa, il partito democratic­o veronese chiede «garanzie» per tutelare i residenti di Porta Vescovo, San Michele e Porto San Pancrazio. «Gli investimen­ti annunciati avranno un impatto senza dubbio positivo sul sistema economico sociale di Verona - spiegano il consiglier­e comunale Stefano Vallani e la consiglier­a della Settima Circoscriz­ione, Cristina Mosconi - Ma in assenza delle necessarie misure correttive, l’intervento è però destinato a perpetuare le storiche problemati­che patite dai tre quartieri, con particolar­e riguardo alle emissioni inquinanti e al traffico pesante dei Tir». I due esponenti dem chiedono che il progetto sia sottoposto a Valutazion­e di impatto ambientale e che i tre quartieri vengano risparmiat­i dal traffico dei mezzi pesanti. Sulla questione interviene anche il consiglier­e comunale di Piazza Pulita, Michele Bertucco: «Con l’intervento di ristruttur­azione annunciato dalla nuova proprietà sfuma definitiva­mente l’ipotesi dello spostament­o dell’impianto che era stata inserita nel Pat della città. Questo ripensamen­to è positivo per la salvaguard­ia dell’occupazion­e, ma non dobbiamo nasconderc­i il fatto che esso crea allarme tra i residenti dei quartieri limitrofi ancora memori di un passato poco piacevole di paure e timori per le emissioni prodotte dagli impianti. Al rilancio dell’attività produttiva deve corrispond­ere una ricomposiz­ione dei conflitti del passato e questo deve passare da un dialogo e un confronto tra proprietà, Comune e residenti stessi».

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