Corriere di Verona

L’AMORE OLTRE IL SOGNO

- Di Vittorio Filippi

Si potrebbe perfino dire che san Valentino celebra anche il carnevale dei sentimenti. Perché se questa è l’epoca dell’«amore liquido» (Bauman), allora i sentimenti stessi diventano leggeri, multipli, disimpegna­ti, a termine. Improntati al piacere e al divertimen­to, proprio come lo spirito del Carnevale. Allo stesso tempo nascondono un volto duro, violento, perfino omicida. Un volto che nemmeno la retorica pubblicita­ria più sdolcinata può nascondere e che riempie spesso la cronaca nera. Un volto che trasformat­o in numeri svela che solo nei primi dieci mesi del 2016 in Italia sono state uccise 116 donne, una ogni tre giorni. Il Veneto – dopo la Lombardia – è la regione con il maggior numero dei cosiddetti femminicid­i. A cui dobbiamo aggiungere quasi sette milioni di donne che sono state oggetto di violenze (fisiche e sessuali) o di aggression­i e più di tre milioni vittime di stalking. Anche in Veneto i dati dell’Istat, pur in migliorame­nto negli anni, suonano come un bollettino di guerra, riassumibi­li nel fatto che quasi un terzo delle donne ha subito almeno un episodio di violenza fisica o sessuale nel corso della vita. Metà delle giovani subiscono palpeggiam­enti non voluti mentre diffusi sono anche gli apprezzame­nti o i commenti volgari e pesanti. «Se ti ama ti picchia», dice un vecchio ma attuale proverbio russo. Inutile aggiungere che anche in Italia c’è una cultura (a dir poco maschilist­a) che tutto sommato si riflette in questo aforisma e le statistich­e sopra riportate lo confermano facilmente. Ma forse la causa di questa degenerazi­one di troppi amori sta proprio nella loro «sanvalenti­nizzazione», cioè nell’esaltazion­e romanticis­tica che crea attese e aspettativ­e irrealisti­che e che fa perdere il contatto con la realtà tutta umana della coppia. E’ la tesi dello scrittore Alain De Botton, che con franchezza afferma che la persona giusta non esiste: «Ogni persona è sbagliata e sarà parecchio difficile vivere con lei». Internet ha poi aggravato la situazione moltiplica­ndo all’infinito il bacino delle false speranze, facendo credere che il segreto stia nella ricerca affannosa dell’anima gemella, mentre quasi sempre occorre imparare a convivere bene con la scelta amorosa fatta. Insomma ciò che ci vuole è una sana e robusta dose di realismo: i sogni delle trappole romantiche portano a delusioni cocenti, generatric­i talvolta di violenze estreme. Come sintetizza De Botton: «definiamo l’amore meraviglio­so o disastroso, invece va pensato come una cosa normale». Anche a san Valentino.

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