Post jihadista su Fb, anche Salvini ha presentato denuncia
Proseguono le indagini del Ros e della procura Antiterrorismo di Venezia sul marocchino Hamza Benagdoul, che abita a Verona. Come riportato già dal nostro giornale la scorsa settimana, è stata aperta un’inchiesta e l’immigrato risulta indagato per un post che sarebbe apparso il 12 gennaio scorso sul suo profilo Facebook. Un messaggio dai contenuti terribili: «Questi italiani si meritano un camion contro la folla come a Berlino...Voglio prendere un camion anch’io». Un messaggio sul quale, però, le cose da chiarire sono tante. Il diretto interessato, che non sembra avere ombre nel suo passato, non sa scrivere in italiano ed ha una famiglia a Verona, ha finora negato con forza di esserne l’autore.
L’inchiesta veneziana è stata aperta sulla base di svariate denunce, anche quella di Matteo Salvini che in qualche modo, sabato 4 febbraio, aveva reso pubblica la storia intervenendo sui suoi profili social e chiedendo di «fermare» il responsabile. Il leader della Lega avrebbe ora deciso di dare attivamente il suo contributo da cittadino presentando, tramite il suo avvocato, la trentina Claudia Eccher, una segnalazione in Procura a Trento. «È vero — conferma quest’ultima — è stata fatta una denuncia perché ci sembrava un fatto gravissimo, da sottoporre al vaglio delle autorità». Secondo Salvini, riferisce, il post sarebbe «sintomatico della situazione, dalla violenza verbale inaudita». Di qui la decisione(slegata da motivi politici, sottolinea): «Era doveroso per lui agire, visto che è rappresentante di un partito, per una questione di ordine pubblico e di sicurezza. Non possono accadere cose simili, tutti potremmo essere potenzialmente persone offese». Ora sono gli accertamenti dei carabinieri a dover fare luce: tra le ipotesi al vaglio c’è anche quella di un fake, di un falso, costruito per motivi di propaganda alle spalle dell’ignaro (forse) marocchino.