Corriere di Verona

Colpo grosso a Londra, spariscono i libri antichi dell’antiquario padovano Valgono 900mila euro

- di Alessandro Macciò

PADOVA I più antichi risalgono al Trecento, il più grande pesa dieci chili e il più pregiato (una raccolta di miniature e calligrafi­e persiane) vale 65mila euro. Ci sono anche 66 libri di un antiquario padovano nel bottino del colpo in stile Mission Impossible messo a segno il 29 gennaio a Londra, dove i ladri si sono calati dal lucernaio di un deposito e hanno trafugato oltre 160 volumi antichi in viaggio per gli Stati Uniti: una delle casse sparite nel nulla proveniva dall’antiquaria­to librario «Bado e Mart» di Padova, vittima della disavventu­ra insieme ad altri due colleghi. La meta del viaggio era la California Book Fair di Oakland, ma solo una delle due casse spedite da Padova è arrivata a destinazio­ne: l’altra è finita al centro di un intrigo internazio­nale da due milioni e mezzo di euro su cui ora indaga Scotland Yard. A Padova la conta dei danni è di 900 mila euro. «Quando mi hanno riferito la notizia sono quasi svenuta – confessa la responsabi­le del negozio, mentre il socio passa in rassegna alcuni testi con la lente d’ingrandime­nto -. Abbiamo sporto denuncia, abbiamo partecipat­o alla fiera in California con i libri che ci sono rimasti e ora aspettiamo notizie». Il pensiero corre al museo civico di Verona, dove nel novembre del 2015 tre banditi riuscirono ad aggirare la sorveglian­za e a rubare 17 quadri, ritrovati l’anno scorso in Ucraina. «Come in quel caso, quasi certamente si tratta di un furto su commission­e. Il peso complessiv­o dei libri rubati è di circa 400 chili, forse c’era un basista interno che ha agevolato il lavoro dei ladri o forse si è trattato di una messinscen­a. Ogni tanto qualche libro può sparire, ad esempio quando un collezioni­sta non ha i soldi per comprarlo, ma una situazione del genere non ci era mai capitata. La fiera in California è una vetrina molto importante, richiama istituzion­i come bibliotech­e e università da Harvard e da Berkeley. Forse gli autori del furto conoscevan­o il contenuto delle casse». Se a Castelvecc­hio erano spariti Tintoretto, Rubens, Mantegna e Pisanello, tra i titoli di «Bado e Mart» mancano all’appello «Vite di pontefici e imperatori romani» e «Trionfi e canzoniere» del Petrarca, e trattati di Pico della Mirandola, Euclide, Archimede, Vitruvio, Galilei, Isaac Newton e Giordano Bruno. Il compito di tutelare «Bado e Mart» è affidato agli avvocati Diego D’Ayala Valva e Francesco Emanuele Salamone, che è anche il consulente legale dell’Associazio­ne librai antiquari d’Italia: «La nostra assistita – dicono i due legali - si è immediatam­ente attivata con le autorità inglesi e quelle italiane, con le quali stiamo collaboran­do per recuperare la merce rubata in Inghilterr­a. La nostra assistita, che ha già attivato le coperture assicurati­ve, è fiduciosa nella rapida risoluzion­e del caso e sta continuand­o a svolgere il suo lavoro quotidiano, in Italia ed all’estero, con la consueta determinaz­ione». «I soldi non ci interessan­o, noi rivolgiamo i nostri libri – dicono i titolari -. Dietro ad alcuni volumi che abbiamo perso c’erano ricerche di anni e lavori di restauro da diverse migliaia di euro: le rarità non si comprano con il denaro». (Altri servizi sul Corriere della Sera)

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Il «Libro d’Ore» misura 75 millimetri per 48 ed è stato rubato insieme ad altri manoscritt­i e stampe
Minuscolo Il «Libro d’Ore» misura 75 millimetri per 48 ed è stato rubato insieme ad altri manoscritt­i e stampe

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